Zagrebelsky e il diritto di lasciare traccia: “Dare dignità agli ultimi” VIDEO
Nella suggestiva cornice della Sala dei Teatini a Piacenza si è svolto l'incontro con Gustavo Zagrebelsky all'interno della IX edizione del Festival del Diritto
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Nella suggestiva cornice della Sala dei Teatini a Piacenza si è svolto l’incontro con Gustavo Zagrebelsky all’interno della IX edizione del Festival del Diritto. Il grande costituzionalista ha declinato il tema di quest’anno, la Dignità, tenendo una lezione dal titolo “Il diritto di lasciare traccia”.
“A pensar come tutto al mondo passa, e quasi orma non lascia”. Partendo da questa citazione di Leopardi l’ex presidente della Corte Costituzionale ci parla della dignità come diritto ad esistere e, quindi, a lasciare un segno del proprio passaggio su questa terra.
Per definire tale diritto parte dalla negazione dello stesso. Chi è che non esiste? Colui il quale, senza nome, viene coperto dall’anonimato dei numeri. Oggi si impone l’esempio dei migranti, milioni di persone in fuga alla ricerca di un futuro negatogli nella propria terra. La fredda contabilità delle statistiche trasforma le persone in numeri. Così disumanizzati, questi sono privati della dignità di esseri umani.
In un mondo reso “saturo” dalla globalizzazione, chi è in fuga viene privato di un secondo diritto fondamentale, quello alla terra. Costretti a lasciare la propria casa rimangono bloccati in “non-luoghi”, sospesi tra la speranza di essere accolti e la realtà che spesso erige contro di loro muri.
Negando questi diritti fondamentali si finisce per negare il loro diritto ad esistere, il che si traduce, nel migliore dei casi, a renderli invisibili, nel peggiore, vittime di manifesta ostilità.
Per sfuggire a questa spirale di insignificanza è necessario ridare un nome e, quindi, una dignità agli “ultimi” dei nostri tempi. Onde di indifferenza hanno già cancellato troppe impronte sulla sabbia delle nostre coste.
Lorenzo Basile
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