“Fu omicidio volontario”, la Corte d’Appello condanna Rizzotto a 21 anni

I giudici di Bologna hanno riformulato il capo di imputazione ai danni del 38enne di origini siciliane accusato di aver ucciso a Fiorenzuola (Piacenza) Daniela Puddu: non più omicidio preteintenzionale, ma omicidio volontario. 

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna accoglie l’appello della Procura di Piacenza e condanna di Dario Rizzotto a 21 anni di carcere, contro gli 11 comminati in primo grado.

La sentenza è stata pronunciata nella mattina del 5 ottobre a Bologna: i giudici hanno infatti riformulato il capo di imputazione ai danni del 38enne di origini siciliane accusato di aver ucciso a Fiorenzuola (Piacenza) Daniela Puddu: non più omicidio preteintenzionale, come fu stabilito in primo grado nel dicembre scorso, ma omicidio volontario. 

L’effetto di questa decisione è un raddoppio della pena per Rizzotto, da 11 anni a 21. 

Il legale del 37enne, l’avvocato Andrea Bazzani, spiega che la Corte ha accolto una nuova ricostruzione dei fatti dal punto di vista processuale, che non era stata prospettata nel primo grado di giudizio. Da qui la sentenza assai più pesante.

“Per noi il quadro probatorio – fa notare il difensore – non è cambiato, quindi con ogni probabilità impugneremo in Cassazione la sentenza. La scelta definitiva avverrà di fronte alle motivazioni, da oggi ci sono 90 giorni di tempo per il loro deposito”.

In primo grado Dario Rizzotto era stato condannato a 11 anni per omicidio preterintenzionale. Ricordiamo 37enne di origini siciliane era accusato dell’omicidio doloso di Daniela Puddu, la donna trovata senza vita il 14 giugno 2014 in via Illica a Fiorenzuola, dopo una caduta dalla finestra di casa.

I FATTI – Il corpo senza vita di Daniela Puddu è stato trovato senza vita la notte del 14 giugno 2014, in via Illica a Fiorenzuola. La 37enne è morta in seguito ad una terribile caduta dalla finestra del suo appartamento, al terzo piano della palazzina, che non le ha lasciato scampo.

L’attenzione dei carabinieri, intervenuti per svolgere gli accertamenti del caso e far luce sulla dinamica dei fatti, si è subito concentratasu Dario Rizzotto, 38enne di origini siciliane con il quale la vittima aveva una relazione e che sin da subito aveva sostenuto che si fosse trattato di un suicidio. 

Diversa l’ipotesi della procura di Piacenza, sulla base delle testimonianze e degli elementi raccolti durante le indagini, che hanno portato all’arresto di Rizzotto, con l’accusa di omicidio doloso. 

 

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