Bersani a Bobbio: “Referendum? Ho votato 53 volte la fiducia, ora basta” foto

L'ex segretario Pd è intervenuto all'Auditorium Santa Chiara di Bobbio in una serata organizzata dai Circoli di Bobbio e Alta Val Trebbia, Rivergaro, Travo e Gragnano. "Trump? Fenomeno ampiamente previsto"

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Gremita venerdì sera a Bobbio (Piacenza) la sala dell’Auditorium di Santa Chiara per la “conversazione” con Pierluigi Bersani.

La serata, organizzata dai Circoli di Bobbio e Alta Val Trebbia, Rivergaro, Travo e Gragnano, è iniziata con l’intervento da parte del segretario del Circolo di Bobbio, Gianluca Rossi, che ha spiegato come questo evento, preparato la scorsa estate, prosegua nell’ambito del percorso di incontri voluti con i referenti politici locali.

Eugenio Gazzola, moderatore dell’incontro, ha invitato Bersani ad esprimersi su vari argomenti: dalle elezioni americane, alla politica europea, a quella sociale ed economica italiana, passando per il presente e futuro del Partito Democratico e della sinistra italiana fino al referendum costituzionale.

“Trump è un fenomeno ampiamente previsto che potrebbe avere seguito anche in Europa e in Italia. Basti pensare a Le Pen in Francia, Hofer in Austria o Orban in Ungheria” – ha detto l’ex segretario Pd. “La destra, una nuova destra contro la globalizzazione e a favore del protezionismo, rischia di tornare protagonista ovunque”.

“L’Europa è un’idea che tutto il mondo ci ha sempre invidiato perché ha saputo coniugare sviluppo ed equità sociale. Rispetto alle grandi opere l’Italia deve insistere nei campi in cui riesce a dare il meglio: piccola media impresa, politiche degli enti locali e turismo”.

Poi un’analisi sulla situazione attuale del partito: “Il Pd ha gli strumenti per fermare l’ondata di populismo e della destra se starà dalla parte della gente e non dell’establishment; in caso contrario alla batosta delle amministrative di primavera non potranno che succedersi sconfitte dolorosissime come quella di Monfalcone”.

Per Bersani “il socialismo europeo guidato dal PD deve farsi carico delle questioni della sanità: il ricco come il povero deve avere la stessa possibilità di curarsi: l’Europa si tassi e acquisti i diritti dei brevetti dei farmaci salva vita perché possano essere erogati a tutti e non siano appannaggio esclusivo di chi ha tanti soldi”.

“L’Italia chieda all’Europa di potersi indebitare per investire come fa una qualsiasi famiglia quando compra casa. Non si può dire all’Europa che prima vengono le scuole e poi il bilancio europeo, perché  l’Europa ti dice di ripristinare l’imu ai ricchi con cui costruire scuole più sicure”.

Non poteva mancare un passaggio sul referendum, dopo le polemiche dell’ultimo periodo: “Dopo aver votato 53 volte la fiducia con disciplina di partito, forse, era il caso di fermarsi. Il capogruppo della Camera Speranza si è dimesso a causa della legge elettorale. E comunque ricordo di aver votato la riforma sulla base di un accordo che prevedeva la revisione dell’Italicum, ma poi non vi e stato nessun seguito. Nulla”.

Bersani, sollecitato da Rossi, ha poi sottolineato come la buona politica “possa nascere e svilupparsi solo con l’esperienza diretta sul campo, il piacere di stare in mezzo alla gente e la disponibilità al dialogo e al confronto, soprattutto nei momenti di difficoltà e di crisi”.

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