Nel piacentino oltre mille incidenti in un anno. 600 solo in città

Si tratta di dati sostanzialmente in linea con quelli dell'anno precedente: nel 2014 si erano registrati 1059 incidenti con 27 morti e 1441 feriti. Considerando solamente la città di Piacenza, lo scorso anno si sono verificati 605 incidenti; nove i morti e 772 i feriti

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Il tragico scontro avvenuto nella serata di sabato lungo la strada per Cortemaggiore (Piacenza) nel quale hanno perso la vita due giovani, riporta drammaticamente in primo piano il tema della sicurezza stradale.

Secondo i dati diffusi da Istat, nel 2015 il piacentino è stato teatro di 1058 incidenti, che hanno provocato la morte di 28 persone ed il ferimento di altre 1451. Si tratta di dati sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente: nel 2014 si erano registrati 1059 incidenti con 27 morti e 1441 feriti.

Considerando solamente la città di Piacenza, lo scorso anno si sono verificati 605 incidenti; nove i morti e 772 i feriti

I DATI NAZIONALI – 174.539 gli incidenti con lesioni a persone registrati in Italia nel 2015, che hanno provocato 3.428 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.920 feriti. Per la prima volta dal 2001 aumentano le vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente) mentre rallenta, ma non si ferma, il calo di incidenti (-1,4% su anno) e feriti (-1,7%).

Il 2015 è segnato da un aumento delle vittime di incidenti stradali anche nella Ue28 (1,6% in più del 2014): complessivamente, sono state 26.311 contro 25.896 del 2014. Nel confronto fra il 2015 e il 2010 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si sono ridotti del 16,7% a livello europeo, come in Italia.

Ogni milione di abitanti si contano 52 morti per incidente stradale nella Ue28 e 56 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Anche i feriti gravi risultano in aumento nel 2015: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6,4%).
A pesare sul dato italiano hanno contribuito gli aumenti di mortalità registrati su autostrade e raccordi (+6,3%) e strade extraurbane (+2,0%) in lieve diminuzione, invece, la mortalità su strade urbane (-0,2%). Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6%.

L’aumento delle vittime di incidenti stradali registrato nel 2015 ha riguardato in particolar modo i motociclisti (773, +9,8%) e i pedoni (602, +4,1%). Risultano in calo gli automobilisti deceduti (1.468, -1,5% ) così come i ciclomotoristi (105, -6,3%) e i ciclisti (251, -8,1%).

Tra i comportamenti errati più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida.

Il 2015 si presenta come un anno di ripresa della mobilità, le prime iscrizioni di autovetture aumentano del 15,0% rispetto all’anno precedente. Anche le percorrenze autostradali crescono del 3,6% rispetto al 2014, con oltre 79 miliardi di km percorsi

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