“Natale è accoglienza”: lo scambio dei doni con i figli dei migranti FOTO foto

Una festa per celebrare l'incontro: quello tra gli alunni della scuola materna e primaria di Borgotrebbia e i figli picccli dei migranti ospitati dall'Asp "Città di Piacenza", alcuni di loro nati nella nostra città

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Una festa per celebrare l’incontro: quello tra gli alunni della scuola materna e primaria di Borgotrebbia e i figli dei migranti ospitati dall’Asp “Città di Piacenza”, alcuni di loro nati nella nostra città.

Nella sala cinema del “Vittorio Emanuele” lo scambio dei doni e degli auguri si è trasformato in una rumorosa festa dove tutti i presenti, i bambini, gli educatori e le maestre, i genitori si sono mescolati, abbracciati, conosciuti.

Anna Rossi, maestra della scuola di Borgotrebbia, spiega che nelle classi è stata lanciata una raccolta di regali da portare ai piccoli ospiti figli dei richiedenti asilo: “Abbiamo fatto tutto in pochissimo tempo – racconta – all’inizio non è stato facile, ma poi la generosità ha preso il sopravvento e anche noi ci siamo sorpresi della quantità di doni, tra giocattoli e indumenti, raccolta. Abbiamo portato tre macchine piene di pacchi”.

I destinatari sono i sedici bambini di età compresa tra gli 0 e 12 anni che vivono con le proprie famiglie, arrivate per lo più dall’Africa, nei locali dell’Asp all’interno del progetto di accoglienza gestito dalla cooperativa sociale L’Ippogrifo. Di questi piccoli ben quattro sono nati in Italia: l’ultima arrivata si chiama Aya Cessay ed è venuta alla luce il primo dicembre scorso.

Alcuni dei circa 40 alunni della scuola “XXV Aprile” di Borgotrebbia, accompagnati dalle maestre Simona Rossi, Anna Rossi e Valentina Bonatti, hanno letto messaggi in italiano e anche in inglese: “Anche se arrivate da molto lontano, vivete nel nostro stesso mondo. Lo scambio tra le nostre culture ci arricchisce”.

Presente anche il personale dell’Asp con la direttrice Cristiana Bocchi e l’amministratore unico Marco Perini: “L’incontro fra noi è possibile e ce lo dimostrate con questo gesto – ha detto – talvolta non è scontato e neppure facile, ma dobbiamo ricordare che il significato profondo del Natale è proprio quello dell’accoglienza”.

Nelle strutture dell’Asp “Città di Piacenza” sono attualmente ospitati 137 profughi, la grande maggioranza provenienti dall’Africa, mentre una ventina sono afghani e pakistani. Sono impiegati nelle attività di volontariato sociale in città e frequentano un corso di italiano, da gennaio con la scuola edile debutterà anche un corso-cantiere.

IL VIDEO DELLA FESTA

 

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