Sanità, 43 nuove assunzioni all’Ausl di Piacenza

Attuati gli accordi siglati dalla Regione con Cgil, Cisl e Uil e le rappresentanze della dirigenza medica dipendente e convenzionata

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28 nuove assunzioni e 7 precari stabilizzati.

Sono 35 all’Ausl di Piacenza gli operatori sanitari, a cui si aggiungono altre otto persone stabilizzate nell’ambito della dirigenza, che beneficeranno degli accordi siglati dalla Regione Emilia – Romagna con Cgil, Cisl e Uil e le rappresentanze della dirigenza medica dipendente e convenzionata.

Un investimento complessivo da 25 milioni di euro che la Regione fa per l’immissione in corsia, nelle strutture e nei servizi sul territorio di nuovi professionisti e operatori sanitari – medici, infermieri, ostetriche, tecnici – per rafforzare la sanità dell’Emilia-Romagna.

Nell’ambito del Patto per il lavoro sottoscritto con organizzazioni sindacali e datoriali, enti locali, terzo settore e università con l’obiettivo di creare sviluppo e occupazione, sono stati sviluppati due accordi, sottoscritti dalla Regione il 19 settembre scorso con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e il 28 novembre con le rappresentanze della dirigenza medica dipendente e convenzionata delle Aziende sanitarie: grazie all’applicazione delle due intese, l’impegno della Regione consente di stabilizzare 402 operatori sanitari ora precari, di assumerne altri 500 e di garantire una copertura del turn-over pari al 90%, percentuale unica in Italia, un’operazione quest’ultima che porta all’immissione in ruolo altre 1.530 persone.

Inoltre, vengono confermati i contratti in essere dei 149 medici reclutati per vincere la sfida della riduzione delle liste di attesa, con i tempi per visite ed esami specialistici riportati entro i 30 e 60 giorni praticamente nella totalità dei casi. Complessivamente, dunque, la manovra messa in campo e gli impegni condivisi coinvolgono 2.581 operatori.

Misure per le quali non bisognerà aspettare: le assunzioni a tempo indeterminato già fatte o programmate entro l’anno nelle Aziende sanitarie della nostra regione riguardano 1.860 operatori e sono relative alle stabilizzazioni e alla copertura del 90% del turn-over, cioè delle figure a tempo indeterminato cessate.

“Il nostro impegno per la sanità e il welfare regionali ci permette di tenere insieme due aspetti fondamentali- ha affermato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in conferenza stampa-. Da una parte risposte ancor più efficaci alle esigenze di prevenzione, cura e assistenza dei cittadini, dall’altra la riorganizzazione e il rafforzamento delle strutture investendo anche sul personale, quei medici e quegli operatori sanitari il cui lavoro si rivela ogni giorno fondamentale per fare del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna una eccellenza riconosciuta in Italia e nel mondo: e in particolare una copertura del 90% del turn-over credo davvero sia un dato straordinario, che dimostra l’efficacia delle politiche attuate”.

“Con i sindacati e i rappresentanti della dirigenza medica è stato fatto un ottimo lavoro, e in tempi molto brevi, e oggi siamo in grado di rendere operativi gli accordi sottoscritti, i cui capisaldi sono le politiche occupazionali attive e le politiche per la valorizzazione professionale, sui quali puntare per l’ulteriore innovazione e qualificazione del sistema sanitario regionale. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra, condividendo un approccio concreto, in grado di rispondere alle esigenze di chi opera nella nostra sanità, e i risultati si vedono già: delle 402 stabilizzazioni previste, 365 assunzioni a tempo indeterminato sono già state effettuate, o sono programmate entro fine anno, e per altre 18 persone l’assunzione avverrà dopo il 1^ gennaio”.

Le sigle che hanno firmato l’accordo sulla dirigenza medica sono: Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Cgil medici, Cisl medici, Fassid, Aupi-Simet-Sinafo-Snr, Fesmed, Fimmg, Fimp, Fvm, Sumai, Snami, Cimo medici.

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