A Piacenza 862mila voucher nel 2016. Cgil: “Uso distorto, da abolire”

Referendum Cgil sui voucher e appalti, anche la segreteria di Piacenza si mobilita per spingere i due quesiti, dopo aver raccolto 11mila firme sul territorio, l'uno per cento del milione e 200mila firme su scala nazionale.

Più informazioni su

Referendum Cgil sui voucher e appalti, anche la segreteria di Piacenza si mobilita per spingere i due quesiti, dopo aver raccolto 11mila firme sul territorio, l’uno per cento del milione e 200mila firme su scala nazionale.

Il segretario provinciale della Camera del Lavoro Gianluca Zilocchi, affiancato da Ivo Bussacchini e Stefania Bollati, ha spiegato che il sindacato sta portanto avanti la proposta di una nuova “Carta dei diritti del lavoro”, che si propone di riformare in maniera organica il tema.

“Dopo gli ultimi incontri in parlamento – ha sottolineato – Zilocchi – la proposta di legge di iniziativa popolare verrà incardinata, e quindi calendarizzata nei lavori d’aula, per noi è un risultato di grande rilievo perche i nostri referendum rientrano in una una proposta complessiva di revisione delle politiche del lavoro adottate negli ultimi 20 anni”. 

Tema di uno dei due referendum quello dei voucher e della loro crescita esponenziale anche sul territorio piacentino. Secondo gli ultimi dati Inps, nel 2016 a Piacenza e provincia sono stati utilizzati 862mila e 789 voucher, quasi un raddoppio rispetto al 2014. Zilocchi contesta il fatto che quasì la metà (401mila e 305) sono stati utilizzati per attività lavorative “non classificate”.

“Significa che lo strumento viene utilizzato in gran parte in maniera distorta – fa notare – non nei settori produttivi per i quali era stato pensato. Noi riteniamo che i voucher non siano modificabili, come intende fare il governo. 

Sono una forma di lavoro non contrattualizzata, non hanno una valenza oraria e quindi si prestano ad abusi e non vanno a sostituire il “nero”, per questo crediamo che vadano azzaerati, come chiede il nostro referendum. Occorre arrivare a uno strumento nuovo e nella nostra carta dei dirtti c’è una proposta ben definita, quella del contratto di lavoro occasionale. Se il governo vorrà farla propria, si potrà anche evitare la consultazione referendaria”.

La mobilitazione a sostegno dei due questiti ammessi dalla Corte Costituzionale (il secondo riguarda gli appalti e la responsabilità dei committenti) comincerà anche a Piacenza nei prossimi giorni, a partire dall’attivo provinciale dei delegati Cgil in programma lunedì alla Camera del Lavoro”. 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.