Bilancio in rosso per 11 milioni, la Provincia vende la sede in via Mazzini

Dai dati forniti, comunque, i margini di manovra sembrano essere ridotti al minimo e quello presentato sarà un bilancio di lacrime e sangue, visto il peso dei contributi che la Provincia, nella nuova veste disegnata dal decreto Delrio, deve allo Stato. 

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La Provincia di Piacenza inizia un percorso partecipato per la definizione del bilancio di previsione 2017 e del piano triennale delle opere pubbliche 2017 – 2019. Per questo motivo il presidente della Provincia Francesco Rolleri, insieme alla vice presidente con delega ai lavori pubblici Patrizia Calza, ha incontrato i sindaci del territorio, per presentare quanto sarà fatto e raccogliere indicazioni e suggerimenti, ed evitare così le levate di scudi dei mesi precedenti

Dai dati forniti, comunque, i margini di manovra sembrano essere ridotti al minimo e quello presentato sarà un bilancio di lacrime e sangue, visto il peso dei contributi che la Provincia, nella nuova veste disegnata dal decreto Delrio, deve allo Stato. 

Il bilancio 2017 vede infatti uno squilibrio di quasi 3 milioni di euro, che saliranno a 11 milioni e 200mila euro con gli ulteriori tagli imposti dallo Stato. Una situazione che rende impossibile, ha spiegato in apertura il direttore generale Vittorio Silva, la chiusura della manovra, in attesa dell’annunciato ridimensionamento dei contributi imposti da Roma.

“Quello di oggi – commenta Francesco Rolleri – E’ un passaggio importante, perché abbiamo deciso di aprire la costruzione del bilancio 2017 alla assemblea dei sindaci per avere fin dall’inizio le sollecitazioni del territorio. Abbiamo fatto una prima presentazione del piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019, abbiamo ascoltato le esigenze dei singoli territori e vedremo secondo quelli che sono i vincoli di bilancio, spiegati nell’arco della mattina, di andare per quanto possibile andare a soddisfare le esigenze dei Comuni”. 

Per ovviare ai tagli, si pensa a un piano di alienazione degli edifici ancora di proprietà della Provincia. L’ipotesi di incasso è di 3 milioni e 100 mila euro. 

“I fondi previsti su questo piano arrivano anche da un piano delle alienazioni. Abbiamo – ricorda Rolleri – la sede di via Mazzini che abbiamo liberato lo scorso anno, è una sede prestigiosa dal valore particolarmente elevato e questo sarà un po’ il nostro fiore all’occhiello. Poi abbiamo anche altri edifici in via X Giugno ed altri edifici in provincia che non utilizziamo e che andremo a proporre nel mercato immobiliare sperando di ricavare le risorse che ci servono per sviluppare al meglio il piano triennale delle opere pubbliche”. 

GLI INTERVENTI

Paolo Calestani (Morfasso) la montagna va tenuta d’occhio, perché abbiamo delle strade in pessime condizioni e soprattutto in Alta Valdarda abbiamo strade che sono completamente prive di asfalto, quindi vanno ripristinate al più presto, oppure manca la segnaletica orizzontale. Riceviamo segnalazioni di cittadini in difficoltà quando c’è nebbia o le nuvole basse perché non riescono a percorrere le strade. La montagna va aiutata e bisogna sostenere chi decide di non abbandonarla. 

Paola Galvani (Rottofreno) propone la realizzazione di collegamento in sicurezza per i ciclisti tra il ponte sul Trebbia, in occasione degli interventi di ristrutturazione, e l’ingresso nella frazione di Sant’Antonio. “Questo è un bilancio molto difficile, visti i continui tagli adottati dal Governo nei confronti delle Province. La Regione Emilia Romagna è debitrice, nei confronti della Provincia di Piacenza, di ancora 9 milioni di euro utilizzati per far fronte ai danni dell’alluvione. Questa è una mancanza che si sente: mancano nella manutenzione ordinaria e negli investimenti che devono essere fatti. 

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