“Da Napoli in trasferta a Piacenza per compiere una rapina” Due arresti foto

Un imponente dispiegamento di forze, con oltre 30 uomini in campo, che in pochi secondi hanno bloccato e ammanettato i due uomini, senza lasciare loro possibilità di fuga. Altre due persone sono state denunciate per favoreggiamento.

“Da Napoli a Piacenza per rapinare la Sala Bingo”: questo sarebbe stato l’intento di un 21enne, e di un 39enne campani, arrestati nel pomeriggio dell’8 febbraio in un blitz della polizia di stato fuori da un locale in via Emilia Pavese. 

Un imponente dispiegamento di forze, con oltre 30 uomini in campo, che in pochi secondi hanno bloccato e ammanettato i due uomini, senza lasciare loro possibilità di fuga.

Il più giovane, già ai domiciliari per stupefacenti, è finito in manette per evasione e possesso di documento contraffatto, mentre il secondo per possesso di arma alterata e favoreggiamento. I due erano a pranzo con un 31enne e una 26enne residenti a Piacenza, denunciati a piede libero per favoreggiamento.

I “trasferisti” erano arrivati in città lunedì 6 febbraio, ed erano ospitati in un appartamento della zona di Borgotrebbia, nella disponibilità dei piacentini poi denunciati. Alloggio dove successivamente è stato trovato il kit completo del rapinatore; guanti, torcia, mazza da baseball, diversi telefoni cellulari, due pistole giocattolo.

Una di queste era stata però modificata, così da diventare una vera e propria arma, in grado di sparare. Grazie ad una capillare attività investigativa sul territorio e allo scambio d’informazioni tra le varie questure, gli agenti della mobile hanno iniziato a tenere d’occhio i due sospetti già dalla giornata di lunedì 6 febbraio, quando dal capoluogo campano hanno raggiunto in auto Piacenza.

La squadra mobile, diretta da Salvatore Blasco, con il supporto degli agenti delle volanti e della divisione anticrimine di Reggio Emilia, è entrata in azione nel primo pomeriggio di ieri.

Dopo aver monitorato gli spostamenti dei sospetti, temendo che potessero essere armati, hanno deciso di attenderli all’esterno di un locale dove il gruppo stava pranzando.

Una volta usciti sono stati tutti e quattro bloccati e condotti in questura. L’intuizione degli investigatori si è rivelata esatta quando hanno controllato l’appartamento dove i due erano stati ospitati, trovando il materiale mostrato anche questa mattina nel corso della conferenza stampa (FOTO) e nelle parziali ammissioni di uno degli arrestati, il quale avrebbe ammesso di avere come obiettivo la sala bingo di Borgotrebbia.

Entrambi sono finiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

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