In memoria delle vittime delle foibe, spettacolo per gli studenti foto

L'Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza celebra il Giorno del Ricordo 2017 con uno spettacolo teatrale aperto alle scuole

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza celebra il Giorno del Ricordo 2017 con uno spettacolo teatrale aperto alle scuole.

“Nella pancia della balena” Canto in memoria delle vittime delle foibe, andrà in scena la mattina di venerdì 10 febbraio,  alla Sala scenografi del teatro Municipale per gli studenti delle scuole secondarie di I grado (classi terze) e dei primi anni delle scuole secondarie di II grado della provincia.

Lo spettacolo teatrale è di Gabriele Penner, con Sarah Paoletti e Gabriele Penner, con la collaborazione creativa  di Jacopo Roccabruna – Teatro d’Acqua Dolce
 
Introduzione storica di Patrizia di Giuseppe(Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como)
 
Trama – “Due ragazzini, le tasche piene di terra: quel che resta di una candela è quel che resta delle loro giovani vite. Nemmeno un’ora per chiedersi come sono arrivati lì “nella pancia della balena” e come uscirne. La storia di Pinocchio, forse il più grande percorso iniziatico italiano per bambini, riscalda i loro cuori e li accompagna nell’ultimo tratto del loro viaggio. Le due storie, quella del Burattino di Collodi e quella di Patrizia e Giuseppe si incontrano e si incrociano: da una parte la pancia della balena del libro dall’altra il ventre della terra, la foiba. 

Il lavoro è tratto dalle testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime e intende ridare voce e corpo alle migliaia di persone che sono state private di voce, corpo e identità. E’ forse venuto il momento in cui davvero si possono fare i conti con i “morti”, quelli di cui parla Pavese, a prescindere dall’appartenenza sia dei morti che di chi vuole veramente incontrarne la storia senza speculazioni e facile strumentalizzazioni” (dalla presentazione dello spettacolo).

Non è una storia di parte, ma semplicemente vista dalla parte di due personaggi, molto diversi tra loro, una bambina, figlia di fascisti e un ragazzo di simpatie comuniste, uniti, increduli, dallo stesso tragico destino.

Questa piccola storia viene raccontata con quella disarmante drammatica sincerità che solo i ragazzini sanno avere, e che rende ancora più insopportabili le  tante menzogne e i  silenzi degli adulti” (dalla presentazione dello spettacolo)
 
Per gli studenti delle scuole secondarie di II gradoE-learning: alcune proposte e un percorso ipertestuale sulla storia del confine orientale, il dramma dell’esodo e delle foibe per far riflettere gli studenti degli ultimi anni delle superiori il 10 febbraio (alla pagina del sito del Giorno del Ricordo)
 
 
 

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