La Terrazza di Pigazzano fra i “luoghi del cuore” più votati

E' al 75esimo posto del censimento promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo che ha l'obiettivo di selezionare i luoghi del nostro Paese più amati e meritevoli di essere valorizzati, recuperati e restituiti alla collettività.

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C’è anche la terrazza panoramica di Pigazzano (Piacenza) tra i “luoghi del cuore” più votati in Emilia Romagna dal censimento promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo che ha l’obiettivo di selezionare i luoghi del nostro Paese più amati e meritevoli di essere valorizzati, recuperati e restituiti alla collettività.

La terrazza panoramica, dalla quale si gode una straordinaria vista sulla pianura padana, è al 75° posto nella classifica nazionale con 4.425 voti: situata nella piazza antistante al Santuario a Pigazzano, risale ai primi del ‘900 e oggi è in condizioni critiche e richiede una manutenzione urgente e radicale.

Dietro all’impressionante mobilitazione che ha coinvolto in tutta Italia 1.573.032 cittadini e agli oltre 33.000 luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone, che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa, o che hanno fatto parte dei 319 comitati che si sono attivati in occasione del censimento raccogliendo le firme, ci sono tante storie.

Quella dell’apicoltore che ha raccolto i voti dei clienti in un mercato rionale di Milano. Quella di un bar di Assisi diventato un improvvisato quanto efficace comitato. Quella di un visitatore che durante una tappa della FAImarathon a Roma ha chiesto alla volontaria FAI di firmare per il luogo di cui era promotore.
 
Sono solo alcuni dei modi in cui si è manifestata la passione che alimenta il censimento: una passione che può trasformarsi in un intervento concreto.

Perché riuscire a entrare nella lista dei più votati “luoghi del cuore”, dopo quindici anni di vita del progetto, è ormai un riconoscimento ambitissimo, visto che permette di far ascoltare ad amministratori e media la voce di chi vuole veder protetta, recuperata e valorizzata l’Italia più bella – quella custodita nella memoria, in una pagina di diario, in un album di fotografie o nel racconto di una bella avventura – e a cui è legata la propria identità. Segnalazioni che sono lo specchio di un Paese caratterizzato da un patrimonio tanto ricco quanto diversificato e troppo spesso in pericolo.
 
Al primo posto assoluto con 50.141 voti, il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), capolavoro di arte eclettica, circondato da un parco di 190 ettari, già tenuta di caccia in epoca medicea. La sua veste attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento e si deve al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes che riprogettò il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio senza pari in Italia, rievocando capolavori dell’arte moresca come l’Alhambra e il Taj Mahal. Di proprietà privata, dopo il tentativo di trasformarlo in resort di lusso, il castello è chiuso al pubblico e in stato di abbandono e il comitato che ha raccolto i voti ne chiede da anni il recupero e auspica che possa diventare patrimonio di tutti.

Al secondo posto con 47.319 voti l’imponente Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), il convento voluto da papa Pio V nel 1566, anno della sua elezione a pontefice: tra gli artisti che hanno preso parte ai lavori, Giorgio Vasari di cui si conserva nella chiesa l’affresco del Giudizio Universale. Due chiostri e una splendida biblioteca a tre navate ricca di volumi rari caratterizzano il convento che nel 1860 venne chiuso e riconvertito in riformatorio minorile fino al 1989. I votanti segnalano che il bene necessita di lavori di recupero e di un piano di valorizzazione che lo faccia conoscere.

Al terzo posto con 36.789 voti le Grotte del Caglieron a Fregona (TV), costituite da un singolare insieme di antri che si sono formati nei secoli in seguito a processi di erosione e all’opera dell’uomo. Il complesso è nato da una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo: sulle pareti della forra si aprono delle grandi cavità artificiali, ottenute con l’estrazione dell’arenaria, la tipica “pietra dolza” (pietra tenera) che forniva il materiale per la costruzione di stipiti e architravi. La raccolta voti, in collaborazione con il Comune, punta a far conoscere e valorizzare il luogo.

Segue al quarto posto con 31.223 voti l’Area archeologica di Capo Colonna a Crotone, tra le aree sacre più note dell’intero bacino del Mediterraneo, incentrato attorno al Santuario di Hera Lacinia del V secolo a.C. di cui oggi rimane una sola colonna. Il comitato attivo per la raccolta fondi denuncia la trascuratezza dei percorsi espositivi, l’inaccessibilità di alcune zone e i rischi a cui è sottoposto il contesto.

Al quinto posto con 31.069 voti la Ditta Guenzati, fondata nel 1768, il “negozio più antico di Milano specializzato in accessori per abbigliamento e tessuti anglosassoni”. La mobilitazione spontanea nasce a causa dello sfratto che costringerà il negozio a cambiare sede: i cittadini chiedono che questo pezzo di storia milanese possa continuare a vivere nel palazzo di via Cordusio.

Oltre a castelli, aree archeologiche e naturali, conventi, negozi storici sono varie le categorie più segnalate: chiese, giardini, palazzi, testimonianze di archeologia industriale.

Lombardia, Puglia, Veneto e Toscana sono state le regioni più sensibili al censimento; i votanti – di età media intorno ai 47 anni – sono stati al 61% donne al 39% uomini; la tipologia dei luoghi più votati è quella delle chiese/santuari/cappelle, seguite da aree archeologiche e aree naturali.

La filiale di Intesa Sanpaolo che ha raccolto più segnalazioni è quella di San Donaci (BR) che ha collaborato con il comitato attivo per il Tempietto di San Miserino a cui sarà destinato un contributo di 5.000 euro da legare a un progetto di tutela o valorizzazione.
 
Nei prossimi mesi si aprirà una nuova, importante fase di lavoro: i primi tre classificati, in qualità di vincitori del censimento, se ne avranno i requisiti, riceveranno un contributo a fronte della presentazione di un progetto da concordare.

Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 1.500 voti potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2017, una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni precedenti, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con il MiBACT.
 
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni su tutto il territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché tengano in considerazione i luoghi che “muovono” il cuore dei cittadini, sensibilizzando in particolare i Sindaci di tutti i 6.003 Comuni coinvolti.

Per la classifica completa consultare il sito: www.iluoghidelcuore.it

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