Studenti salgono in cattedra contro il bullismo 2.0, premiati 2 progetti

In occasione della prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola – indetta dal Miur in concomitanza con la Giornata europea della sicurezza in rete – sono stati presentati presso la sala del Consiglio comunale di Piacenza due progetti di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno che coinvolgeranno gli studenti degli istituti superiori. 

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In occasione della prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola – indetta dal Miur in concomitanza con la Giornata europea della sicurezza in rete – sono stati presentati presso la sala del Consiglio comunale di Piacenza due progetti di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno che coinvolgeranno gli studenti degli istituti superiori. 

A illustrare nel dettaglio le iniziative – “A prova di cyberbull” dell’Isii Marconi e “Schermo nero: c’è una persona dietro la tastiera”, del Tramello-Cassinari in collaborazione con la cooperativa Casa del Fanciullo, entrambe sostenute dal Comune e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano – sono intervenuti l’assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i rappresentanti delle associazioni e realtà del terzo settore coinvolte nella realizzazione.

Nel corso degli anni il fenomeno del bullismo è in aumento, complice la cassa di risonanza rapptresentata dalle nuove tecnologie. Secondo le statistiche nazionali, nel 2010 il 37% dei bambini iscritti in quinta elementare ha detto di essere stato, almeno occasionalmente, vittima di bullismo. Nel 2015 la percentuale è salita al 59%, mentre l’11% dei bambini riferisce di dover far fronte a offese e dispetti almeno una volta alla settimana, circostanza che il 10% dei bimbi dice di affrontare quotidianamente. 

Percentuali che restano più o meno invariate alle scuole superiori: il 48% degli studenti riferisce di subire occasionalmente atti di bullismo, mentre il 12% li patisce settimanalmente. 

Per contrastare il fenomeno in Provincia di Piacenza, sono stati quindi selezionati, tramite bando, 2 progetti finanziati da Comune e Fondazione. Ecco le proposte

A PROVA DI CYBER-BULL

RETE PROPONENTE DI SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
I.I.S. Marconi (capofila) – I.I.S. Romagnosi – I.I.S. Raineri

PRESENTAZIONE GENERALE
Il cyberbullismo non è un fatto legato alla singola persona che lo agisce, ma ad un intero contesto di vita relazionale, in modo analogo al bullismo “classico”. Il cyberbullismo e` una forma di disagio relazionale, di prevaricazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione come e-mail, sms, blog, social network, smartphone e la rete web in generale. Tra gli adolescenti l’utilizzo improprio delle nuove tecnologie può degenerare in forme di cyber bullismo con conseguenze molto gravi, sia sulla sfera personale che sociale, dei protagonisti – bulli, spettatori e vittime. Il progetto intende inoltre promuovere la conoscenza e la valenza positiva dei linguaggi e degli strumenti informativi, che possono configurarsi come facilitatori dell’espressività e della creatività delle persone. La scuola deve promuovere un utilizzo consapevole e critico del Web, attraverso attività mirate: gli adolescenti vanno educati alla conoscenza e alla prudenza, a non fornire dati e informazioni personali in Rete, ad abbandonare un sito dai contenuti che possono turbare o spaventare.  Dalle più recenti ricerche scientifiche sul Cyberbullismo (Tonzar, 2015; Genta, Brighi, Guarini, 2009; 2013) emerge come la metodologia del peer to peer risulti essere significativa nell’approccio al bullismo.

Per queste ragioni il fuogo delle azioni progettuali qui previste è duplice:
•    Il coinvolgimento del gruppo dei pari con funzione di facilitatori della comunicazione e veicolo per una corretta informazione;
•    L’utilizzo positivo di una piattaforma web e dei correlati messaggi diffusi tramite i social più popolari (Instagram, WhatsApp) 

FINALITA’ DEL PROGETTO
•    Interventi di sensibilizzazione e di incentivazione della comunità studentesca verso i temi della prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo anche attraverso iniziative di sensibilizzazione

•    Ideazione e implementazione di contenuti multimediali fruibili per tutta la comunità scolastica, finalizzati alla diffusione delle buone pratiche legate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo, divulgare azioni atte alla denuncia immediata di eventi di questo tipo e introdurre e utilizzare strumenti di interazione e partecipazione che favoriscano la diffusione del dibattito

•    Sviluppo di comportamenti positivi ispirati all’utilizzo di buone pratiche legate al rispetto delle regole

•    Conoscere il web per prevenire la strumentalizzazione delle informazioni personali

OBIETTIVI SPECIFICI
•    Illustrare dettagliatamente le modalità e le tecniche di attuazione dei comportamenti di cyberbullismo

•    Riconoscere e identificare i danni provocati dagli episodi di cyberbullismo

•    Fornire strumenti di contrasto alle pratiche del cyberbullismo a partire dalle riflessioni suscitate dalla visione di film, dalla lettura di articoli di giornale o dall’ascolto di testimonianze

•    Creare prevenzione attraverso la diffusione di materiale prodotto dai ragazzi coinvolti attraverso la piattaforma “A PROVA DI CYBER-BULL” . 

•    Fornire un canale di aiuto e sostegno ai ragazzi vittime di bullismo e ai bulli, attraverso la creazione di uno sportello virtuale. 

DESTINATARI – I destinatari coinvolti sono gli studenti di una classe  seconda e una classe quarta o quinta per ognuno  degli IIS  componenti la rete progettuale: Marconi-Leonardo, Romagnosi-Casali, Raineri-Marcora, per un totale di 6 classi e circa 150 studenti.

SCHERMO NERO: C’E’ UNA PERSONA DIETRO LA TASTIERA
Progetto di informazione e prevenzione sulle problematiche legate a bullismo e cyberbullismo. Il progetto “Schermo nero: c’è una persona dietro la tastiera”, ideato e progettato dal Liceo Cassinari e l’Istituto Tecnico Tramello in collaborazione con la Cooperativa Sociale Casa del Fanciullo sinergicamente connessa all’associazione BACA, anch’essa sostenitrice del progetto e proponente, a sua volta, di un progetto sul tema al Liceo Gioia, si pone come scopo lo svolgimento di una funzione informativa e preventiva rispetto alle problematiche legate al bullismo e al cyberbullismo agendo, come richiesto dal bando, sulle classi del biennio delle scuole secondarie superiori proponenti . 

Negli ultimi 15 anni, con l’avvento, lo sviluppo e la proliferazione dei social media insieme alla diffusione di modalità d’accesso alla rete e ai media sempre più “pocket” (smartphone e tablet), abbiamo costatato un radicale cambiamento nelle nostre possibilità di interagire con gli altri e con il mondo che ci circonda. Nel web 2.0, infatti,  tutti gli utenti sono allo stesso tempo spettatori, consumatori, produttori e potenziali condivisori di contenuti. Se questo, da un lato, aumenta esponenzialmente le nostre potenzialità di comunicare ed esprimere la nostra opinione, dall’altro lato apre il campo a nuovi rischi legati soprattutto ad un uso irresponsabile e violento dei social e ad una non ben chiara consapevolezza delle loro dinamiche di funzionamento. 

A queste problematiche si trovano esposti in maniera particolarmente sensibile i più giovani molto spesso inconsapevoli delle conseguenze delle loro azioni sul web e tra i quali non è raro si istaurino dinamiche di sopruso, vessazione, molestie e persecuzione. Proprio quest’ ultime, attraverso i dispositivi elettronici e i social, vanno a costituire quell’insieme differenziato e stratificato di comportamenti devianti che comunemente definiamo “cyberbullismo” . 

Il progetto si propone, dunque, di partire da un’accurata informazione e chiarificazione rispetto al funzionamento dei social, alle tipologie di cyberbullismo, alle trappole e ai falsi miti del web per concludere, poi, con gli aspetti penali e giuridici legati a questa tematica. 

L’intento informativo e preventivo, pur ricoprendo un ruolo di primo piano all’interno del progetto, sarà accompagnato dalla volontà degli educatori di far emergere, attraverso attività di condivisione, role playing e storytelling, i vissuti esperienziali dei ragazzi al fine di una maggior presa di coscienza della propria quotidianità, mirando alla costituzione e al rinforzo di un’etica della responsabilità come base per un’auspicata educazione civica 2.0.
 

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