“Ci sono problemi alla luce”, falso tecnico ruba l’oro ad un 90enne

Un uomo, sulla cinquantina, si è presentato alla porta di un 90enne, dicendo che c'erano dei problemi alla corrente elettrica della palazzina. Ha chiesto al residente di controllare l'interruttore, approfittandone per far scendere la leva del contatore, per trarlo in inganno.

Ancora un anziano di Piacenza derubato da un finto tecnico. È accaduto alle 8.30 del 1 marzo in città, nella zona di via Nino di Giovanni, laterale di via Pietro Cella.

Un uomo, sulla cinquantina, si è presentato alla porta di un 90enne, dicendo che c’erano dei problemi alla corrente elettrica della palazzina. Ha chiesto al residente di controllare l’interruttore, approfittandone per far scendere la leva del contatore, per trarlo in inganno.

Poi gli ha chiesto di mettere metallo e oro al sicuro, riuscendo ad impossessarsi di un sacchettino contenente alcuni gioielli in oro, dal valore di circa 2mila euro, ricordo della moglie defunta.

Dopodiché si è allontanato, senza lasciare traccia.

Sul posto i carabinieri per gli accertamenti.

TRUFFE ANZIANI, LEGA: “INTERVENIRE SUL TERRITORIO” – Solo nel mese di febbraio nel piacentino, sono stati una ventina i tentativi di truffa agli anziani, di cui tre purtroppo andati a segno.

“Il bilancio poteva essere ancora più pesante se non fosse stato per le segnalazioni preziosissime dei cittadini riguardo a presenze sospette e per l’intervento tempestivo dei carabinieri – ha dichiarato il segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci – questo però non basta per fermare una volta per tutte l’ondata di criminalità che sempre di più si approfitta dei nostri anziani e della loro bontà. Bisogna intervenire sul territorio aumentando la sicurezza e i controlli”.

Tarasconi e Molinari (Pd): “Inasprire le pene” – Discussa in Assemblea legislativa una risoluzione che sollecita il Parlamento ad accelerare l’iter della proposta di legge per attuare provvedimenti più severi nei confronti di chi commette delitti di truffa e circonvenzione di incapace.

“Seguiamo con preoccupazione i fatti di cronaca che vedono crescere il fenomeno delle truffe agli anziani. Anche sul nostro territorio nel solo mese di febbraio i tentativi di raggiro ai danni degli over 65 sono stati più di venti”. 

Motivazioni che hanno spinto i consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari a firmare una risoluzione sul tema discussa oggi nel corso dell’assemblea legislativa.

“Concorderemo tutti sulla particolare rilevanza del danno sociale prodotto da tale reato e, purtroppo, – spiegano i consiglieri – l’articolo del codice penale che disciplina la truffa, prevede sanzioni che, seppure in presenza di aggravanti, non consentono alle Forze dell’Ordine e ai magistrati di intervenire con la necessaria efficacia anche nei casi in cui l’autore del reato venga individuato”.

A novembre scorso è stata depositata alla Camera una proposta di legge che chiede di modificare i codici concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace, commessi a danno di persone ultrasessantacinquenni.

“Nel testo della risoluzione – sottolineano Tarasconi e Molinari –  sollecitiamo il Parlamento ad accelerare l’iter di esame al fine di approdare ad una legislazione di maggior tutela per le persone anziane e di maggior severità nei confronti di chi commette questi crimini”.

Il progetto di legge propone di inasprire le sanzioni e rendere più certa la pena con un’aggravante specifica se le vittime hanno superato i 65 anni di età. In questo caso, la pena viene elevata fino a cinque anni di detenzione, rendendo possibile l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. I due reati di truffa a danno di anziani e di circonvenzione di persone incapaci vengono inseriti nel novero di quelli per i quali è previsto l’arresto in flagranza obbligatorio.

Inoltre, la sospensione condizionale della pena viene condizionata alle restituzioni e al risarcimento del danno, oltre che all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, rendendo così obbligatorio un meccanismo che oggi è invece discrezionale.

Consideriamo tale provvedimento con carattere di urgenza e facciamo eco –  hanno dichiarato i consiglieri – a quanto espresso dallo stesso presidente Mattarella che lo ha definito un crimine odioso che non si limita solo a colpire l’aspetto patrimoniale di persone deboli, ma le ferisce profondamente nell’animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale”.

Nel 2012, lo ricordiamo, i raggiri messi in atto verso persone con più di 65 anni erano 12.618. Nel 2014 le denunce sono salite a 14.461 per arrivare a quota 15.909 nel 2015. Solo nei primi sei mesi del 2016 si sono registrate circa 50 denunce al giorno, per un totale di 9.112.

“E’ certamente da elogiare – concludono Tarasconi e Molinari – il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e ci auguriamo che tale risoluzione possa essere un ulteriore elemento per arginare questo fenomeno ai danni dei più deboli per una questione di giustizia e di equità sociale”.

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