Cisl a congresso: “Positiva l’integrazione tra Piacenza e Parma” foto

Un congresso aperto a varie voci del mondo dell'economia, dell'imprendiroia e della politica, che ha visto, tra gli altri, gli interventi dell'economista Franco Mosconi, del sottosegretario all’Economia Paola de Micheli

Sviluppo industriale e territorio, sono i temi chiave trattati a Tabiano nel corso del congresso della Cisl Parma e Piacenza, che si è celebrato unitariamente il 27 marzo.

Un congresso aperto a varie voci del mondo dell’economia, dell’imprenditoria e della politica, che ha visto, tra gli altri, gli interventi dell’economista Franco Mosconi, del sottosegretario all’Economia Paola de Micheli, di Cristian Camisa, presidente di Confapi Piacenza e
Giorgio Graziani, segretario regionale Cisl.

Nella sua relazione, il segretario Federico Ghillani ha sottolineato come la strada dell’integrazione territoriale tra Parma e Piacenza sia stata quella giusta.

“Dai congressi di categoria è emersa ormai – ha sostenuto – un chiaro segnale di integrazione positiva tra i due territori, ma anche a livello di confederazione possiamo annoverare vari fattori positivi che sono il frutto dell’adozione reciproca delle migliori pratiche che continua a realizzarsi nei vari servizi offerti, e di questo ringrazio i nostri dirigenti sindacali che si sono messi in gioco e hanno saputo cogliere la sfida”. 

Il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli ha parlato della necessità di valorizzare le persone e la loro formazione come valore aggiunto per mantenere e attrarre nuove imprese.

“Siamo di fronte a un situazione – ha spiegato – con la gran parte delle piccole e medie imprese che hanno deciso di continuare ad investire, e molte delle medie imprese in Emilia sono riuscite a ricollocarsi sui mercati o a fare operazioni di innovazione sul prodotto e sul processo. La parte più complicata riguarda le grandi imprese perchè è evidente che le logiche dei grandi capitali spesso si muovono secondo interessi distinti da quelli dei territori.

Uno degli elementi che funziona di più per trattenere le grandi imprese riguarda la formazione continua, anche i grandi gruppi hanno interesse a restare dove c’è personale qualificato e ci sono competenze, quindi fondamentale è saper investire sulle persone”.