Sanità, le domande dei comitati ai vertici Ausl
"In questi mesi abbiamo sentito affermazioni importanti sia da parte della presidente della Regione Emilia Romagna che dei vertici dell'Ausl piacentina: "Noi non chiuderemo nessun ospedale piacentino"
La nota stampa del coordinamento comitati per la tutela degli ospedali
“In questi mesi abbiamo sentito affermazioni importanti sia da parte della presidente della Regione Emilia Romagna che dei vertici dell’Ausl piacentina: “Noi non chiuderemo nessun ospedale piacentino”; “Nessun depotenziamento di Castello”; “Non saranno tagliati i posti letto, Fiorenzuola avrà tutti i 148 posti di oggi”; “Del parco non mi interessa”; “Centro federale CIP”; “Noi stiamo dalla parte dei malati”.
Parole importanti, – sottolinea Bruno Galvani, presidente Fondazione Anmil e portavoce del Coordinamento comitati piacentini nati in difesa della sanità pubblica – che noi rispettiamo, come rispettiamo i ruoli istituzionali che queste persone rappresentano.
Ma se andiamo ad analizzare i fatti, vediamo che, malgrado la Regione avrà addirittura 64 milioni in più per il 2017 portando il suo budget per la sanità a superare gli 8 miliardi, Villanova chiuderà (forse agli occhi del presidente Bonaccini questo non è mai stato un ospedale piacentino?!) e voleranno via (fino a prova contraria) ben 40 posti letti sul Levante. Inoltre, l’ospedale di Castel san Giovanni pare evidente che verrà ridimensionato.
A questo punto, confidando nella loro considerazione e pazienza, crediamo che le domande ai vertici Ausl debbano essere:
1) ad oggi vi è qualcosa di scritto tra Regione/Ausl Piacenza/CIP sul futuro di Villanova?
2) come giudicate queste parole del prof. Andreoli sul possibile spostamento dell’Unità spinale: “Ne deriva che lo stato d’animo, l’umore è un “mezzo terapeutico”. Se dunque l’ambiente fisico agisce sulle emozione e i sentimenti in senso positivo , esso ha il significato di terapia e di danno nel caso di un ambiente che manchi di questo potere. Lei sa che in una persona depressa l’indice di guarigione da un disturbo è significativamente più basso rispetto a chi mostri speranza è umore positivo. Se dunque quel parco incide sull’affettività è una realtà terapeutica e eliminarlo significa fare un’azione contraria allo scopo di un luogo di cura. E diventa paradossale che venga tolto da chi si occupa di organizzazione ospedaliera”.
3) se l’Unità Spinale di Villanova, appena usciranno le nuove linee guida di accreditamento, dovrà essere dichiarata inadeguata e chiudere, possiamo sospettare che già oggi non dia le migliori garanzie ai ricoverati? O sarà dal giorno dell’approvazione di un “pezzo di carta” per quanto importate a definirne l’immediato reale profilo sanitario?
4) E’ vero o no che si perdono decine di posti letto nel Distretto Levante?
5) Se si, a quanto ammonta il taglio finanziario con una operazione di questo tipo?
6) Se si, la sanità della Val d’Arda (nel suo insieme) viene ridimensionata o no?
7) per l’ospedale di Castel San Giovanni, il prevedere un pronto soccorso frequentato dai casi meno gravi, togliendo le acuzie chirurgiche e portando la chirurgia programmata a 7/5 gg, il temere che in pochi anni si ridimensionerà automaticamente, è una paura reale o inesistente?
8) Il futuro della sanità pubblica italiana e soprattutto la salute degli italiani (nessuno escluso), secondo voi che non legiferate ma ne avete la gestione ed anche la visione, potrebbe essere a rischio nel giro di qualche anno, oppure i cittadini possono stare tranquilli?
Anticipatamente li ringraziamo per le chiare risposte che a breve sicuramente ci daranno e che faranno finalmente chiarezza su quello che realmente sta succedendo nel piano di riordino della rete ospedaliera locale. Questa loro cortesia e sincerità, inoltre, aumenterà la stima che già riponiamo in loro”.
Per il Coordinamento Comitati Bruno Galvani
Nota dell’on. Massimo Palmizio (Coordinatore regionale di Forza Italia – Emilia Romagna) e di Fabio Callori – (Vice Coordinatore Regionale di Forza Italia – Emilia Romagna) – in riferimento al riordino della sanità piacentina:
“A fronte della proposta di riordino della rete ospedaliera piacentina, si ribadisce fermamente la posizione contraria a quanto avanzato dal direttore dell’Azienda USL.
La sanità piacentina, quotidianamente sotto attacco, sta pagando a fronte di scelte meramente ed esclusivamente di interesse politico, peraltro in contraddizione con accordi ben chiari che prevedevano la ricostruzione dell’ospedale di Fiorenzuola quantomeno con tutti i servizi e le prestazioni già fornite ai cittadini e il potenziamento delle altre strutture del territorio piacentino.
Questo non sta succedendo a chiara dimostrazione che non c’è reale attenzione nei confronti della salute dell’utenza ma esclusivamente interessi governativi rivolti solo ai territori con “affinità” regionali.
Dalle dichiarazioni del Direttore sanitario si evince chiaramente che il percorso è già tracciato e che la decisione è di chiudere l’unità spinale di Villanova. Questo creerà anche una sorta di precedente per permettere futuri trasferimenti anche di altri presidi ospedalieri. Inoltre i continui tagli in relazione ad altri nosocomi, rendono il riassetto prospettato assolutamente improponibile. Alla definitiva Conferenza Socio Sanitaria è opportuno quindi che i Sindaci, espressione e portavoce dei cittadini, prendano un’assoluta e netta posizione contro queste proposte inaccettabili.
In tale contraria direzione si è espresso anche l’onorevole Massimo Palmizio – Coordinatore Regionale di Forza Italia – che a mezzo di un’Interrogazione, a seguito del mancato riscontro a una lettera, chiede al Ministro della Salute di intervenire con urgenza per scongiurare il trasferimento dell’Unità spinale a Fiorenzuola mantenendo inalterate struttura, funzioni e organico attualmente in forza all’ospedale di Villanova.
Un doveroso ringraziamento e l’augurio di buon Lavoro a Bruno Galvani che, designato a portavoce unico dei Comitati dei cittadini, è al loro fianco per il “no al piano di riordino”. Un plauso ai Comitati stessi che da anni rappresentano i cittadini e si fanno loro ambasciatori nei confronti delle Istituzioni”.
On. Massimo Palmizio – Fabio Callori
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