“Arte di scrivere”, Raul Montanari ospite di Biffi Arte

Raul Montanari, 58 anni, bergamasco di origine ma milanese d’adozione, sarà ospite venerdì alle 18 alla galleria Biffi Arte  in via Chiapponi 39 a Piacenza, per presentare il suo ultimo libro, “Sempre più vicino” (Baldini & Castoldi) nell’ambito degli incontri sull’Arte di scrivere. 

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Raul Montanari, 58 anni, bergamasco di origine ma milanese d’adozione, sarà ospite venerdì alle 18 alla galleria Biffi Arte  in via Chiapponi 39 a Piacenza, per presentare il suo ultimo libro, “Sempre più vicino” (Baldini & Castoldi) nell’ambito degli incontri sull’Arte di scrivere.

Questo scrittore le cui qualità sono riconosciute anche all’estero, ha pubblicato tredici romanzi e tre libri di racconti. I più noti: “La perfezione” (Feltrinelli 1994) e, per Baldini & Castoldi, “Che cosa hai fatto”, “Chiudi gli occhi”, “L’esistenza di dio”, “La prima notte”, “Strane cose domani” (premio Bari, premio Siderno e voto degli studenti alla selezione del Premio Strega nel 2010) e “Il regno degli amici” (Einaudi). Più di cento suoi racconti sono usciti in antologie, quotidiani e periodici. Con Aldo Nove e Tiziano Scarpa ha scritto “Nelle galassie oggi come oggi” (Einaudi), insolito bestseller nel campo della poesia.

Ha scritto opere teatrali, sceneggiature e traduzioni dalle lingue classiche e moderne (Sofocle, Seneca, Shakespeare, Poe, Stevenson, Wilde, Borges, Cormac McCarthy fra gli altri). Dirige il festival “Presente Prossimo” e una delle più importanti scuole italiane di scrittura creativa. È il più giovane scrittore ad avere ricevuto il premio istituzionale della città di Milano, l’Ambrogino d’Oro.

“Sempre più vicino” è un libro dove i fondamenti della narrazione romanzesca (il denaro, l’amore, l’avventura, il mistero, la comicità) catturano il lettore e si fondono nel ritratto di un personaggio vero e tenerissimo. Montanari, dedica questo libro a una generazione costretta a inventarsi la vita giorno dopo giorno, mantenendosi con i lavoretti che si trovano, in una società in cui l’etica è spinta al limite, come accade in questa storia.

Valerio, il protagonista, affitta la sua casa su un sito e va a dormire da un amico, entrambi mantenuti dai genitori. Viola è la sua nuova inquilina, di cui s’innamora. La scomparsa della donna dà il via alla parte noir. In ballo c’è un misterioso tesoro, lasciato da uno zio medium di Valerio. Vince chi ci mette per primo le mani sopra, a costa di eliminare gli avversari. 

“Lo spunto del libro – ha detto recentemente in un’intervista – viene dalla mia fidanzata, trentenne. Stiamo assistendo a un mutamento antropologico, ma mi sembrerebbe offensivo definire bamboccioni i giovani d’oggi. Io, nato povero, ho potuto fare il liceo classico e Lettere classiche. Adesso questi salti sociali sono impossibili. Lo “zaino” che hai sulle spalle all’inizio, e quello che c’è dentro, ti condiziona per tutta la vita”. Prosegue: “Gran parte dell’azione si svolge a Porta Venezia a Milano. Volevo una zona talmente viva e internazionale da essere una falsa pubblicità della città, che in realtà è molto più tetra e dura nei rapporti umani. Non si rivolge la parola agli sconosciuti, a volte non ci si saluta neanche tra vicini”. 

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