Festival Beat fa un quarto di secolo, a Salso dal 28 giugno foto

La kermesse, promossa dall’associazione Bus1 con il supporto del Comune di Salsomaggiore Terme, attrae ogni anno un pubblico di cultori del genere da tutto il mondo

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Mummies, 5,6,7,8’s, Gories e Graham Day and The Forefathers. Sono solo alcuni dei protagonisti della 25esima edizione del Festival Beat, manifestazione musicale che si terrà dal 28 giugno al 2 luglio a Salsomaggiore Terme (Parma).

La kermesse, promossa dall’associazione Bus1 con il supporto del Comune di Salsomaggiore Terme, attrae ogni anno un pubblico di cultori del genere da tutto il mondo: nei cinque giorni la cittadina parmense si trasformerà, infatti, in un’autentica cittadella vintage grazie a concerti, mostre tematiche, dj set, feste in piscina, presentazioni di libri che culmineranno nelle esibizioni nell’area live di Ponte Ghiara.

Sul palco si esibiranno, nell’unica data in Europa, i californiani Mummies ovvero la frat-rock band per antonomasia, culto assoluto per almeno due generazioni di garagers.

Tornerà al Festival Beat, 17 anni dopo la sua apparizione con i Solarflares, anche uno dei più grandi talenti del rock inglese: Graham Day, che ha attraversato gli ultimi 35 anni da sovrano del garage-beat. Con lui, nei Forefathers, il “fratello” Allan Crockford (bassista dei Prisoners) e Wolf Howard, altra leggenda del medway sound.

Non mancherà il fascino esotico della giapponesi 5, 6, 7, 8’s; sì, proprio loro, quelle che il regista Quentin Tarantino ha voluto nel suo film di maggior successo, “Kill Bill”. Il trio da anni anima l’underground sixties del Sol Levante in virtù di una raffinata teatralità abbinata ad un suono che affonda le radici nel più autentico r’n’r blues. Da Detroit arriverà a Salsomaggiore Terme la band garage punk con venature blues Gories, formazione cardine e seminale per tutto il new Detroit-sound, autentica ispirazione e apripista per White Stripes e gruppi simili.

Insieme a loro gli statunitensi Archie and the Bunkers, nuove leve del garage americano che hanno recentemente licenziato il loro nuovo album edito da Third Man Records, etichetta di Jack White chitarrista dei White Stripes;Dead Elvis & His Man Grave, performer olandese dall’esilarante trash-rock’n’roll; il francese King Automatic, l’ex-drummer dei Thundercrack (band culto garage-lo fi anni novanta), che oggi continua a macinare trash-rock’n’roll all’arma bianca, con richiami tanto ai fifties più oscuri quanto a Devo e Kraftwerk.

Ancora, l’italiana Lu Silver String Band, formata da protagonisti navigati delle scene neo-sixties e hard rock italiane; i Mother Island, band dai suoni psichedelici e ricercati che evocano gli anni lontani della “summer of love” californiana; i Pretty Face, che celebreranno il ventennale di formazione ed i Rippers interpreti più selvaggi, veloci e dissoluti del garage-punk del Belpaese.

Frullate insieme Ramones, Bangles, Runaways e Pandoras: otterrete il suono delle giovani Pale Lips da Montreal, Canada, quattro ragazze che proporranno un’esibizione a base di spensierato garage pop. Reverend Beat-Man,figura cardine del primitive r’n’r d’oltralpe e leader della band Monsters (nonchè fondatore dell’etichetta Voodoo Rhythm Records), invece, si esibirà come one man band a colpi di trash, blues, gospel, lo-fi.

Da Portland, Oregon, i Sex Crime sono una perfetta miscela tra i suoni Usa fine settanta e il garage lo-fi anni novanta: per la prima volta in Italia, promettono di farsi ricordare grazie ad una musica a base di aggressività, melodia, un approccio fresco alla materia e uno stile essenziale.

Infine, calcheranno il palco del Festival Beat gli Spookies (ovvero Davide e Matt dei Mojomatics, Robert Butler dei Miracle Workers e David Peter Jorgensen degli Youth) interpreti di un garage-punk in purissimo stilePebbles/Back From The Grave filtrato mid-eighties. Ed i lombardi Temporal Sluts, band dal punk-rock stradaiolo, veloce ed essenziale, che arriva dritto dritto dai mid-seventies. 

SCARICA QUI il programma completo consultabile anche sul sito www.festivalbeat.net.

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