L’Eco di Giulia del “Colombini” premiato dall’Ordine dei Giornalisti foto

Una delegazione composta da dieci redattori e due insegnanti ha ricevuto a Cesena il premio legato al Concorso "Fare il Giornale nelle scuole"

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Due giorni intensi quelli dell’11 e 12 aprile per il Giornale del “Liceo Colombini“.

Una delegazione composta da dieci redattori e due insegnanti si è recata infatti a Cesena su invito dell’Ordine nazionale dei Giornalisti per ricevere, dalle mani del Presidente di quest’ultimo, il premio legato al Concorso “Fare il Giornale nelle scuole“.

Mille testate scolastiche iscritte, venticinque quelle premiate per ordine scolastico, quattro quelle premiate in Emilia Romagna, tra le quali appunto “L’ Eco di Giulia“, più di ottocento gli studenti partecipanti; già questi dati offrono un’idea dell’importanza del Concorso. 

Alla sera, tutti gli studenti con gli insegnanti accompagnatori sono stati invitati alla “cena di gala”, offerta dall’Ordine Nazionale dei giornalisti.

La seconda giornata se pur breve, è stata molto intensa. Alle 10 era stabilito l’appuntamento al Teatro Verdi per il forum con i giornalisti Paolo Borometti e Federica Angeli, i quali qualche anno fa sono stati vittime di aggressioni. Per la sua sete di giustizia l’avvocato Borometti ha anche subito un’invalidità permanente del 30% della spalla sinistra, per le percosse subite dai sicari mafiosi.

Due giornalisti sono autori di importanti inchieste contro la mafia siciliana, ostiense e romana che li hanno costretti a rinunciare alla loro libertà per vivere con degli angeli custodi sempre a fianco, ovvero gli agenti della loro scorta.

Queste persone ci hanno commosso per la determinazione che mettono nel loro lavoro, perché nonostante le difficoltà che hanno incontrato nel loro percorso non si sono mai date per vinte, anzi, hanno lottato e stanno lottando tutt’ora per la libertà non solo fisica, ma anche mentale. 

Grazie alle loro parole hanno trasmesso a noi e a tutti i presenti un messaggio fondamentale di incoraggiamento che è quello di non arrendersi mai davanti alle prime difficoltà, ma continuare a credere in quello che facciamo.

 
Per la Redazione dell’Eco di Giulia
Tankica Koteska 
Arianna Ferrari

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