Profughi a Muradolo di Caorso, i residenti scrivono alla Prefettura

Nei giorni scorsi è stato comunicato l'arrivo, sul territorio di Caorso, di 24 profughi, assegnati dalla Prefettura di Piacenza. Dopo l'intervento del sindaco Roberta Battaglia, hanno preso posizione anche i residenti della frazione di Muradolo contro la decisione. 

Sono arrivati sul territorio di Caorso i 24 richiedenti asilo, di cui era stato annunciato l’arrivo mercoledì 5 aprile. Dopo l’intervento del sindaco Roberta Battaglia, hanno preso posizione anche una quarantina di residenti della frazione di Muradolo, firmatari di una lettera che sarà inoltrata alla Prefettura di Piacenza, in cui si chiede una revisione dell’attuale progetto di accoglienza. 

Il testo della lettera – Con la presente noi residenti di Muradolo, frazione di Caorso, esprimiamo forte preoccupazione per l’arrivo, a pochi metri dalle nostre case, di 24 profughi di differenti nazionalità. I timori sono legati al fatto che non conosciamo minimamente le loro vicende personali, la provenienza, la religione, il percorso di accoglienza stabilito e soprattutto le condizioni igienico-sanitarie.

Muradolo è un piccolo paese, a dimensione familiare, e il numero di richiedenti asilo inviati sul nostro territorio ci sembra troppo elevato nonché di difficile gestione. Inoltre ci risulta che l’immobile in cui è in corso il progetto di accoglienza non risponda ai requisiti di agibilità previsti dalla legge. Ad esempio ci risulta, sulla base di una perizia tecnica comunale, sprovvisto di regolare scarico fognario e di conseguenza potrebbero verificarsi problematiche anche a nostro svantaggio. Sottolineiamo infine che a poca distanza dall’edificio vivono bambini, abituati a muoversi tranquillamente in aree cortilizie aperte e situate a pochi passi dalle loro case.

Dunque eventuali situazioni di disagio o rischi per la sicurezza – che purtroppo si sono verificati spesso in altre località, anche nella nostra provincia – avrebbero un impatto maggiore sulla comunità.

Chiediamo dunque che la Prefettura riveda il progetto di accoglienza in corso, non essendo né il territorio né l’immobile adatti per un concreto percorso di integrazione che non arrechi disagi alla popolazione locale. Contestualmente chiediamo, durante la permanenza dei richiedenti asilo a Muradolo, un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

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