Il dramma della mafia, al Teatro Gioia va in scena “Lo spiffero sottile”

“Lo Spiffero Sottile” è un dramma che racconta la storia di Lea (Greta Tedaldi), vedova di un giornalista antimafia, che a quattro anni dalla morte del marito decide di andare dal prete del suo paese per confessarsi. E così racconta così a vita di suo marito Enzo (Alessandro Santoro) e di come il loro vissuto quotidiano, e di conseguenza la loro relazione, fossero cambiati per la troppa passione di Enzo per il proprio mestiere, che poi lo avrebbe portato alla morte.

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La prima produzione della neonata associazione culturale piacentina Pathos Multimedia, un testo originale che porta in scena la storia di una donna che racconta il dramma mafioso districandosi tra passato e presente: “Lo Spiffero Sottile”, scritto e diretto da Francesco Lizzi, con Niccolò Braghieri, Federico Romano, Giovanni Rosa, Alessandro Santoro, Carlo Squeri, Marcello Tassi e Greta Tedaldi.

Appuntamento giovedì 18 maggio alle ore 21 al Teatro Gioia con Pre/Visioni, la sezione del cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2016/2017 del Teatro Municipale di Piacenza dedicata ai giovani artisti delle scuole di teatro, ai laboratori e alle azioni teatrali, proposta da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

“Lo Spiffero Sottile” è un dramma che racconta la storia di Lea (Greta Tedaldi), vedova di un giornalista antimafia, che a quattro anni dalla morte del marito decide di andare dal prete del suo paese per confessarsi. E così racconta così a vita di suo marito Enzo (Alessandro Santoro) e di come il loro vissuto quotidiano, e di conseguenza la loro relazione, fossero cambiati per la troppa passione di Enzo per il proprio mestiere, che poi lo avrebbe portato alla morte.

L’atmosfera cinematografica e i salti temporali, accompagnati dalle canzoni dei giovani musicisti e cantanti piacentini So Close e Simona Zeccone, hanno il compito di tramutare una comune storia di mafia in un racconto di uomini e donne che non hanno mai smesso di lottare e mai lo faranno. Uno spettacolo che cerca di ricordare in modo serio, ma con innocenza e rispetto, i sacrifici di eroi civili che fanno parte della memoria collettiva.

Collaborano all’allestimento Lorenzo Bonacini (tecnico del suono), Luca Grosso e Simone Savinetti (scenografie), Arcangela Ricciardi (organizzazione), So Close e Simona Zeccone (musiche). L’obiettivo di Pathos Multimedia, associazione culturale con l’ambizione di diventare nel prossimo futuro casa di produzione, è quello di creare una rete di artisti sul territorio, unendo giovani professionalità nella realizzazione di diversi progetti artistici e culturali; la volontà è quella di dare un’opportunità ai nuovi talenti piacentini, mettendoli alla prova nella creazione di progetti nati dal lavoro di squadra e dalla collaborazione con figure professionali esperte e con altri giovani con ambizioni simili.

Pathos Multimedia viene ufficialmente fondata a fine 2016, per iniziativa di cinque ragazzi piacentini, ma l’idea dell’associazione nasce ben prima. Francesco Lizzi, Arcangela Ricciardi, Alessandro Santoro, Simone Savinetti e Greta Tedaldi si conoscono infatti nel 2013, nel corso di un progetto teatrale, e proprio in teatro nasce l’idea Pathos, iniziando a pensare a come sfruttare il giovane patrimonio creativo del territorio in una maniera nuova.

È così che arriva l’idea dell’associazione, della collaborazione e del lavoro di squadra per realizzare progetti artistici di qualità che spaziassero in tutti gli ambiti dell’arte, dando l’opportunità ai giovani talenti piacentini di lavorarvi sotto tutti gli aspetti: dall’organizzazione alla realizzazione, sfruttando le potenzialità di ognuno. Dopo tre anni di preparativi e organizzazione, a novembre 2016 nasce Pathos Multimedia che da gennaio 2017 tiene corsi di dizione e recitazione e che da marzo 2017 gestisce lo spazio Under 30 di www.libertà.it (il sito web del quotidiano piacentino “Libertà”), per cui realizza settimanalmente brevi video sull’argomento “Piacenza vista dai giovani”.
           

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