In Cittadella comincia il “viaggio” della micro – architettura errante foto

La micro costruzione realizzata dalle associazioni “Praxis” e “Rivularia”, vincitrici del Bando “Giovani Progetti 2016” indetto dal comune di Piacenza, si sposterà poi in Piazza Plebiscito e ai Giardini Margherita

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Da Martedì in Piazza Cittadella a Piacenza c’è una novità.

Una micro – architettura utilizzabile da tutti i cittadini – costituita da pallet, moduli di legno riciclato, corde e bottiglie di plastica riutilizzate come fioriere o semplice elemento d’addobbo – è infatti stata collocata nel rettangolo di prato a lato dell’Istituto Mazzini e affacciato su Palazzo Farnese.

Gli ideatori di questo dispositivo – le associazioni “Praxis” e “Rivularia”, vincitrici del Bando “Giovani Progetti 2016” indetto dal comune di Piacenza, con un progetto dal titolo “Building Commun(c)ities”: workshop di progettazione e auto – costruzione di un’architettura errante – affiancati dall’assessore Giulia Piroli hanno svelato durante la conferenza stampa di presentazione qualche particolare in più sulla natura e la funzione della costruzione. 

“Si tratta del risultato di due dei progetti vincitori della terza edizione “Bando Giovani Progetti” – ha spiegato Giulia Piroli – “Una micro-architettura urbana errante realizzata in maniera partecipata e pensata per restituire identità ad alcuni luoghi pubblici di Piacenza”.   

“Credo sia un fatto positivo” – ha poi commentato – “che gruppi di giovani con idee affini riescano a lavorare insieme dimostrando come anche l’architettura possa essere uno strumento di integrazione sociale”.

“Da Piazza cittadella” – ha concluso – “la costruzione si sposterà in Piazza Plebiscito e successivamente, per un altro periodo, ai Giardini Margherita dove terminerà il proprio “viaggio””.

“Il fulcro del progetto” – ha sottolineato Giovanni Zanaboni, membro del gruppo “Praxis” – è quello di provare a costruire la città partendo dai cittadini e mostrando agli stessi quelle che possono essere potenzialità alternative di uno spazio pubblico”.

“Ogni parte della costruzione” – ha aggiunto – “è stata realizzata sulla falsa riga delle dimensioni di uno stallo da parcheggio, ovvero 2,5 x 5 metri”. “Una scelta “provocatoria” e mirata a far riflettere sugli utilizzi possibili degli spazi della città, che non può essere solo luogo di transito e parcheggio automobili”.

“Il workshop si è articolato in tre fasi differenti” – ha spiegato – “una fase “zero” in cui è stato possibile assistere ad alcune lezioni su tematiche quali la rigenerazione urbana e il riutilizzo dello spazio pubblico; la fase vera e propria di progettazione, destinata ad architetti o studenti di architettura e coordinata da Luca Trabattoni di Studio Arcò; e infine la costruzione, avvenuta a Spazio 2 e aperta a tutti”.

“I quattro “stalli” dell’architettura” – ha aggiunto Cecilia Losi di “Rivularia” – “fanno riferimento ad una tematica specifica scelta durante la fase di progettazione: ovvero “Verde”, “Gioco”, “Sport”, Spettacolo”.

“Ogni installazione si presta ad alcuni utilizzi specifici; ma la nostra speranza è che ogni singolo cittadino possa trovarne di altri in base alla propria creatività.

“Il progetto” – ha continuato – “oltre ad essersi aggiudicato il “Bando Giovani” di Piacenza è stato anche selezionato dalla Biennale dello Spazio Pubblico di Roma 2017, in programma il 26 maggio”.

“Stiamo inoltre ragionando anche sui possibili utilizzi della micro- architettura una volta che sarà terminato il periodo di “transito” attraverso Piacenza. Ci piacerebbe che potesse essere utilizzato anche nella nostra provincia, mantenendo le stesse finalità di rigenerazione urbana e inclusione sociale”.

La micro-architettura, nonostante sia già fruibile, verrà presentata ufficialmente nella serata di venerdì 5 maggio con un aperitivo in Piazza Cittadella.

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