Nido Farnesiana, tensione all’assemblea genitori: “Come è potuto accadere?”

Clima incandescente, come era prevedibile, all'assemblea dei genitori dei bimbi iscritti al nido Farnesiana dopo l'arresto di due educatrici accusate di maltrattamenti nei confronti di alcuni bimbi

Più informazioni su

Clima incandescente, come era prevedibile, all’assemblea dei genitori dei bimbi iscritti al nido Farnesiana dopo l’arresto di due educatrici accusate di maltrattamenti nei confronti di 4 bimbi.

Il VIDEO DELLE TELECAMERE NASCOSTE

Alcuni genitori si sono scagliati contro le operatrici ancora presenti nella struttura e sarebbero anche venuti alle mani. Una donna uscendo ha strappato dall’armadietto il nome e la foto della figlia. Sul posto presenti le forze dell’ordine: polizia, carabinieri e Municipale. 

Le mamme e i papà che accettano di parlare con i cronisti muovono tutti la stessa accusa. “Come è potuto succedere? Qui è mancato il controllo da parte dei vertici delle cooperative coinvolte”.

“Non si devono toccare i bambini – dice una mamma – queste persone devono restare in carcere”.

A confrontarsi con i genitori, alcuni dei quali hanno parlato di segnalazioni fatte nei mesi scorsi “rimaste inascoltate”, i referenti delle cooperative che gestiscono il nido. Nel corso dell’incontro gli animi si sono progressivamente, per quanto possibile, calmati.

Ai genitori è stato spiegato che, per evitare l’instaurarsi di dinamiche particolari tra gli operatori, questi vengono di anno in anno fatti turnare sulle diverse sezioni. Il sindaco Paolo Dosi si è detto disposto ad ospitare, lunedì 29 maggio alle 18 e 30, un nuovo incontro in Comune

IL RACCONTO DI UNA MAMMA – “Mio figlio ha frequentato questo asilo lo scorso anno, non posso se non parlare bene di questa struttura e delle operatrici – racconta una mamma che ha preso parte alla riunione -. Ho piena fiducia nei vertici della cooperativa, che oggi hanno rischiato il massacro e non so se è giusto. I genitori giustamente vogliono delle risposte che però non è possibile avere, perché è ancora tutto in itinere. Io sono dalla parte di tutti: sono una mamma, la paura è tanta, lo shock è enorme.

Però al tempo stesso dico che è presto per giungere a delle conclusioni. Non credo che un simile gioco al massacro giovi a qualcuno”. 

CUGINI: “NON DISTRUGGERE SISTEMA COSTRUITO IN DECENNI” – “Anch’io sto sentendo delle voci, dico incontrollate nel rispetto dei genitori – spiega l’assessore Stefano Cugini -. Noi non sapevamo nulla, se dicessi diversamente significherebbe da parte nostra aver avallato una situazione del genere: quando in altri casi abbiamo ricevuto anche singole segnalazioni siamo intervenuti immediatamente anche con le forze dell’ordine per i controlli”.

“Sono sconvolto, ma è dovere di una amministrazione responsabile capire cosa è successo: bisogna far pagare le responsabilità, ma non buttiamo via un sistema costruito in decenni di collaborazione e professionalità per un caso seppure gravissimo”.

“Escludo sia mancato un controllo da un punto di vista delle procedure, siamo sempre stati orgogliosi del nostro sistema di monitoraggio – ha concluso -: è evidente però che qualcosa è sfuggito”.

Alla riunione ha partecipato anche il sindaco Paolo Dosi: lunedì prossimo è previsto un nuovo incontro in Comune.

Il Nido Farnesiana con una nota ha fatto sapere che “l’attività del servizio continua senza interruzioni” e che “le educatrici coinvolte sono state sospese dal servizio e sostituite da altro personale con titoli ed esperienza adeguate al ruolo”.

L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE CUGINI

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.