Rivergaro, venerdì commedia benefica per il centro recupero animali selvatici

A sostegno dell'Associazione è scesa in campo appunto la Filodrammatica San Bernardino ed il Comune di Rivergaro, mentre l'ingresso sarà ad offerta e l'incasso tutto a favore del centro dì Suzzano

Serata di beneficenza e risate venerdì 19 Maggio a Rivergaro (Piacenza).

Alle ore 21, presso all’Auditorium Casa del popolo, sarà in scena la Filodrammatica San Bernardino di Bettola, con la commedia del suo autore e regista Massimo Calamari, dal titolo “L’Amur le cme al puvron…..le bon pucciä!”

La compagnia bettolese non sarà l’unica protagonista, ma lo sarà anche, e soprattutto, il centro recupero animali selvatici Piacenza Wildlife Rescue Center di Suzzano, diretto dal dottor Riccardo Rossi, che si avvale di tanti volontari, ma sempre bisognoso di fondi, per poter continuare la propria opera.

A sostegno dell’Associazione è scesa in campo appunto la Filodrammatica piacentina ed il Comune di Rivergaro: l’ingresso sarà ad offerta e l’incasso tutto a favore del centro dì Suzzano, a Niviano di Rivergaro.

La serata è stata organizzata in collaborazione con il comune di Rivergaro che ha gratuitamente messo a disposizione la struttura.

La trama: I primi due atti sono ambientati nella casa dei custodi del cimitero comunale, Bianca e Nino, dove, a causa di lavori di ristrutturazione della canonica, si trova ospite Don Davide, incastrato dal Sindaco Giacomo, a dovergli tenere il gioco per l’arrivo in paese della sua giovane amante, spacciata per la cugina di un lontano parente ora risiedente in Germania.

Brigida, la giovane amante, creerà parecchio scompiglio tra gli uomini del cast: in primis catturerà il Generale Franco, in visita con la figlia Anna alla moglie defunta, Andrea, spasimante di Anna, non ben accetto da parte del Generale perché obiettore di coscienza, in visita alla zia defunta, e Nino, sempre pronto a lanciarsi in nuove avventure.

Ma la situazione si complica a causa di Rita, la campanara di Don Davide, e degli stessi Bianca e Nino, che mettono Don Davide al centro di un triangolo amoroso, male interpretando dei dialoghi rubati tra il sacerdote e Anna prima e Brigida poi.

L’intrecciata trama, che si arricchisce del vero ruolo di Brigida, viene prima complicata e poi risolta da Serafino, il campanaro che porterà alla luce tutto l’inghippo creato ad arte da Brigida.

A completare il cast le stravaganze di Albina, convinta che il marito, morto da decenni, sia lì ospite in un albergo.

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