Siap: “La certezza c’è, ma manca la pena” 

"Rivedere le pene anche in determinati comportamenti che nel passato sono stati irresponsabilmente depenalizzati e svigoriti come, ad esempio, chi si rifiuta di fornire le proprie generalità o fa resistenza ad un semplice controllo di Polizia"

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) di Piacenza sulla certezza della pena. 

La nota stampa – “Certezza della pena? Manca la pena”

Noi poliziotti, figli dell’opposizione e orfani di governo, diventiamo, durante le campagne elettorali, per pura magia, figli di famiglie felici e benestanti di tutti.

Infatti, in questo periodo di campagna elettorale, in tantissimi comuni del Nostro Paese, come prassi, uno dei temi più scottanti e di interesse è quello sulla sicurezza e, come di incanto, le soluzioni buone per le campagne elettorali, fioccano a dismisura.

Alcune delle quali, spesso, mi fanno sorridere. Voglio iniziare questo mio commento dalla invocazione che spesso si fa sulla cosiddetta certezza della pena che, per quel che mi riguarda, è già certa in quanto, la cosiddetta incertezza è dovuta, a mio modesto parere, non dalla mancata applicazione, come si vuol spesso far credere , ma da ciò che la Legge prevede.

Pertanto, la pena, per quello che è previsto, è certa eccome! Il vero problema, dal mio punto di vista, non è l’incertezza della pena, ma la mancanza della pena stessa, in quanto nel nostro ordinamento, con il passare degli anni, grazie a il comune fare della tolleranza ad ogni costo, mentre rimangono reati determinati comportamenti che gridano allo scandalo, come quello di opinione, troppi comportamenti delittuosi contro le persone e i loro beni hanno subito modifiche penali che hanno affievolito le pene.

Infatti, entrare in una casa e rubare, anche  durante la notte, è diventato, con il passare del tempo, un reato poco punito e, proprio per questo, grazie ad indulti, patteggiamenti e riti abbreviati, è  un reato consumato a dismisura tanto che è diventato uno dei reati più temuti dai cittadini e, per questo, più che invocare la legittima difesa forse, si dovrebbe invocare una pena più seria in quanto, questi ladruncoli, spesso li prendiamo eccome.  

Pertanto, a mio parere, è la pena giusta che manca, come in certi comportamenti che inficiano negativamente la qualità della vita del cittadino e che agevolano il degrado e la mancanza di rispetto del cittadino e delle forze di polizia costrette ad operare con individui sempre meno rispettosi dello Stato, delle sue leggi e di chi è destinato a farle rispettare.

A mio modesto parere, pertanto, bisogna rivedere le pene anche in determinati comportamenti che nel passato sono stati irresponsabilmente depenalizzati e svigoriti come, ad esempio, chi si rifiuta di fornire le proprie generalità o fa resistenza ad un semplice controllo di Polizia.
 
Il Segretario Provinciale Siap, Sandro Chiaravalloti 

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