Spaccio, rapina ed estorsione a studenti: alle spalle 22 denunce foto

Arrestato un 26enne del Burkina Faso con alle spalle 22 denunce e già finito in manette tre volte. Le indagini dei carabinieri della stazione di Fiorenzuola sono partite dalla segnalazione di un professore.

Spaccio a studenti minorenni di Fiorenzuola e poi rapina ed estorsione: queste le accuse rivolte ad un 26enne del Burkina Faso, arrestato sabato 20 maggio dai carabinieri della stazione di Fiorenzuola (Piacenza), che l’hanno rintracciato nella zona cittadina di piazzale Marconi.

Si tratta di un soggetto irregolare sul territorio italiano e ben noto alle forze dell’ordine. Alle spalle ha 22 denunce per furto e reati legati agli stupefacenti ed era già finito in manette tre volte, l’ultima a gennaio scorso. 

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana, sono partite il 21 febbraio scorso dalla denuncia di un professore di un istituto superiore di Fiorenzuola, che durante una lezione in classe aveva notato il soggetto avvicinarsi ad una finestra dell’aula e avere atteggiamenti intimidatori nei confronti di un alunno di 15 anni.

Lo studente, come emerso dalle indagini, durante l’intervallo era stato aggredito dalla stessa persona, che lo aveva derubato di cellulare (dal valore di circa 100 euro), portafoglio con all’interno 20 euro in contanti e di una sigaretta elettronica. La vicenda è stata poi ricostruita grazie al capillare lavoro svolto dai militari, che sono riusciti a superare le reticenze delle vittime a parlare dell’accaduto, perché impaurite dal 26enne.

Le forze dell’ordine hanno appurato che il 15enne, insieme ad un altro studente di 17 anni, circa un mese prima della rapina aveva acquistato dallo straniero 3 grammi di “erba”, pagandone solo una parte. I due non erano poi stati in grado di saldare il debito (inizialmente di 30 euro, poi fatto “lievitare” a 50 euro) e il 26enne aveva risposto prima con minacce e poi estorcendo uno smartphone dal valore di 350 euro al 17enne, come “pegno” per il pagamento.

“Grazie ad ulteriori approfondimenti è stato appurato che il 26enne era conosciuto nell’ambiente scolastico come spacciatore di marijuana – ha spiegato il maggiore Emanuele Leuzzi, comandante della compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola – noto con uno pseudonimo con il quale era attivo anche sui social network.”

Il soggetto, clandestino e senza fissa dimora, si spostava anche nelle province di Milano, Cremona e Parma.

Dopo oltre due mesi di accertamenti, resi più complessi proprio dalla riluttanza dei giovani ad “aprirsi” con i carabinieri, è stata emessa nei confronti del 26enne una richiesta di misura cautelare in carcere.

Pochi giorno dopo i militari, con il supporto di una pattuglia del Radiomobile di Piacenza, lo hanno rintracciato vicino al centro commerciale della stazione ferroviaria cittadina.

Addosso aveva circa 10 grammi di marijuana di scarsa qualità e bagnata con l’ammoniaca, al fine di “appesentire” lo stupefacente e trarne maggiore profitto, oltre ad una borsa “schermata” (FOTO) che permette di eludere le barriere antitaccheggio.

Dopo l’arresto è stato condotto al carcere delle Novate. “Una vicenda grave per il clima d’intimidazione che si era creato, ancor di più perché nell’ambiente scolastico” ha sottolineato il sostituto procuratore Fontana.

L’intervista al maggiore Emanuele Leuzzi, comandante della compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola

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