Un giardino meraviglioso in S. Agostino, il laboratorio per i più piccoli foto

Vi siete guardati intorno?, è stato chiesto ai bambini che hanno partecipato al laboratorio. E cosa avete notato, di straordinario? Che idea fantastica! Costruire un giardino all’interno di una chiesa

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Vi siete guardati intorno?, è stato chiesto ai bambini che hanno partecipato al laboratorio di scrittura creativa durante Piacenza Green City Ex chiesa di S.Agostino. E cosa avete notato, di straordinario? Che idea fantastica! Costruire un giardino all’interno di una chiesa!

È proprio questo che è stato chiesto loro di fare: inventarsi un giardino in un posto dove adesso c’è qualcos’altro. Un posto strano, nascosto, anche irraggiungibile. Sul fondo di un tunnel buio e profondo, come in Alice nel paese delle meraviglie.

Oppure su un pianeta lontano e sconosciuto, come nel Piccolo principe, magari infestato dai semi di baobab. Sui muri di un palazzo, o sulle pagine di un giornale, come nei quadri surrealisti di Magritte.

O ancora: in una vasca da bagno. Sul vetro del loro telefonino. E di quello dei loro genitori. Avranno infatti notato che quelli passano le loro giornate a fissare quello stupido vetro. Anche quando sono al campo giochi, restano lì a fissarlo…

E i bambini non hanno deluso le attese, dando sfogo a tutta la loro proverbiale fantasia: che poi forse non è superiore a quella di noi adulti, è solo che loro la tengono sempre allenata.

Hanno quindi immaginato un giardino sopra una nuvola blu, abitato da un gigante che per scendere a terra usa un lunghissimo scivolo, o da raggiungere grazie ai rami cadenti di un salice piangente. Un giardino sul sole, dove per innaffiare le piante – cactus e ginestre, per lo più – bisogna chiamare i pompieri.

Uno fatto di cespuglio di Lego e di alberi fatti a serpente, con una fontanella di torta glassata. Uno, poi, sta al posto del soffitto di una cameretta, che quando le mele e le pere sono mature e si staccano dai rami è un problema, perché cadono tutte in testa a chi ci dorme!

Un altro, minuscolo, è dentro il cassetto del comodino di uno degli scrittori in erba – è proprio il caso di dirlo, sdraiati com’erano sulle spettacolari zolle srotolate dai ragazzi e le ragazze di Linfa Urbana nell’ex chiesa di Sant’Agostino in occasione di Piacenza Green City – e quindi, ogni mattina, aprendolo si sente il profumo dei fiori. Un altro ancora sta in cima a un ombrello, così quando piove ci si ripara la testa e nel frattempo si da l’acqua ai fiori e ai cespugli. Addirittura, un giardino è nella borsetta di una mamma, così quando lei cerca il portafoglio trova un pino e un ciliegio…

Questi giardini meravigliosi sono popolati da animali fantastici: lumache e zebre con le ali, leoni con la testa da orso e la coda da delfino, farfalle che nuotano, la ptero-lucertola, l’armadillo volante.

Attenzione, però: non tutti possono entrare: l’ingresso è vietato agli scarafaggi e ai fantasmi, ai ladri, a chi inquina, agli esquimesi (?) e anche ai mangiamorte e a Voldemort… addirittura a Gesù.

I bambini, invece, possono entrarci. E gli unicorni. I draghi. E anche chi ha ancora voglia di volare con la fantasia e l’immaginazione.

Giovanni Battista Menzani

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