Cresce il reddito a Piacenza, ma calano i contribuenti: dal 2007 meno 4,15 %

Piacenza negli ultimi nove anni, dal 2007 al 2016 si è arricchita, ma la media redittuale è cresciuta a causa della diminuzione dei contribuenti

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Piacenza negli ultimi nove anni, dal 2007 al 2016 si è arricchita, ma la media redittuale è cresciuta a causa della diminuzione dei contribuenti.

Il reddito medio pro capite è cresciuto dello 0,25 per cento, fermandosi ai 22mila e 612 euro del 2016.

Perchè il dato è da prendere con le molle? Perchè non è l’effetto di un reale miglioramento dell’economia, quanto di una riduzione della platea dei contribuenti

E quanto emerge dai dati elaborati da “Il Sole 24 Ore” di oggi, partendo dalle statistiche delle Finanze su base comunale, con i redditi calcolati nel periodo di maggior sofferenza dell’economia. 

Il giornale economico mette in guardia dai facili ottimismi. “Nelle province che hanno visto aumentare l’importo medio per contribuente – avvisa – questo effetto non è il risultato di una crescita del reddito totale dichiarato da tutti gli abitanti, ma dipende da una riduzione del numero dei contribuenti”.

Ed è proprio quello che è accaduto a Piacenza, dove i contribuenti sono diminuiti dal 2007 al 2016 del 4,15 per cento, raggiungendo le 211mila e 130 unità. Un calo maggiore della media nazionale di meno 3,14 per cento in nove anni.

In Italia il calo del reddito pro capite medio nel periodo considerato è stato dell’1,32 per cento, con un importo di 20mila euro e 798 per contribuente nel 2016.

Prato è la provincia in cui il reddito degli italiani ha sofferto di più la crisi: i 20.188 euro dichiarati in media nel 2016 (anno d’imposta 2015) incorporano un calo del 6,22% a parità di potere d’acquisto rispetto all’anno d’imposta 2007. Seguono, tra le peggiori, le province di Olbia-Tempio (17.162 euro, -5,24%) e Barletta-Andria-Trani (14.720 euro, -4,68%).

In due province su tre la variazione del reddito complessivo per contribuente ha il segno negativo, anche se in più di 30 casi le somme dichiarate si sono ridotte di meno dell’1% in termini reali. I cali più consistenti riguardano le zone del Centro-Sud e delle Isole. Ma tra le aree con le variazioni maggiori non mancano alcune zone del Nord, come Como (23.149 euro, -2,97%) e Varese (23.396 euro, -2,31%).

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