Esame di maturità, tra toto tracce e consigli di sopravvivenza

L'esame di maturità è sempre più vicino e questo fa crescere progressivamente l'ansia e le preoccupazioni degli studenti. A Piacenza sono circa 2000 i ragazzi che, tra poco, saranno alle prese con prove scritte e orale.

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L’esame di maturità è sempre più vicino e questo fa crescere progressivamente l’ansia e le preoccupazioni degli studenti. A Piacenza sono circa 2000 i ragazzi che, tra poco, saranno alle prese con prove scritte e orale.

Qualsiasi studente per placare la propria ansia da esame vorrebbe almeno sapere in anticipo le tracce della famosa prima prova, tuttavia questo non sarà possibile: il ministero non le renderà pubbliche prima del 21 giugno, mattina stessa dello scritto.

Questa segretezza non impedisce agli studenti di far partire il “Toto-traccia”, ogni possibile pronostico è giocato su ricorrenze particolari o temi di attualità. Secondo molti le tracce papabili potrebbero avere come protagonisti i Trattati di Roma, al loro 60° anniversario, le figure di Falcone e Borsellino, morti 25 anni fa per mano della mafia, i 150 anni dalla nascita di Pirandello, un testo di Dario Fo, scomparso pochi mesi fa, oppure l’Isis e il diffondersi del terrorismo di matrice islamica, che stanno segnando negativamente il nostro presente.

Altre ipotesi interessanti riguardano l’assegnazione di un testo musicale di un cantautore italiano, per l’analisi del testo, in seguito al premio Nobel assegnato a Bob Dylan, la questione gender oppure la violenza sulle donne, problema ancora molto attuale.

Il ministro in persona sceglierà le tracce, non solo per la prima prova, ma anche per la seconda, quella riguardante una materia di indirizzo, proprio questa sembra essere la prova più temuta dagli studenti, infatti uno studente su 3 la indica come la più insidiosa. A seguire l’orale e la terza prova, meno temuta è invece la prima prova, che tuttavia gli studenti dovranno evitare di sottovalutare, infatti negli ultimi anni ha “mietuto diverse vittime”. L’unica cosa che resta da fare ad ogni studente è aspettare la mattina del 21 giugno e nel frattempo alternare ore di studio ad ore di meritato riposo.

Leonardo Chiavarini

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