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“Ritornare bambini”: la visita del “Civico 11” alla scuola S. Eufemia foto

Una delle realtà educative più vitali a Piacenza con la sede in pieno centro storico, una bella esperienza per la redazione che viene raccontata così. 

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Nuova “trasferta” per la redazione del Civico 11 nei giorni scorsi. La redazione “parallela” che tiene un blog fisso su PiacenzaSera.it ha visitato la scuola S. Eufemia di Piacenza che ospita circa 200 bambini suddivisi tra asilo nido, scuola materna e scuola elementare.

Una delle realtà educative più vitali a Piacenza con la sede in pieno centro storico, una bella esperienza per la redazione che viene raccontata così. 

Ritorno all’asilo di Luca Tinelli

Con la redazione del Civico 11 siamo andati a far visita alla scuola Sant’Eufemia, ci siamo trovati in piazza Cavalli verso le 15, dopodiché ci siamo incamminati verso la scuola tutti insieme. Ci siamo andati pe le 15 perché così i bimbi si erano già tutti alzati dal riposino pomeridiano (certe volte lo faccio anch’io dopo mangiato, detto in specifico “pennichella o “chilata”) e non rischiavamo di svegliare nessuno (a meno che avessero il sonno pesante come me).

All’entrata della scuola c’è un tappeto rosso acceso (secondo me avere qualcosa per esempio un tappeto di un colore caldo e vivace induce di più i bambini a venirci più volentieri), che conduce nell’atrio o corridoio nel quale i genitori vengono ad aspettare i propri figli alla fine delle lezioni.

La dirigente che ci ha accolto ci ha fatto da guida per visitare la scuola. Prima ci ha portato a vedere i bimbi dell’asilo nido chiamati “coccinelle”, tutti molto graziosi, carini e curiosi di chi eravamo e alcuni si nascondevano per la timidezza. In fondo alla stanza ci sono dei tavolini esagonali con delle sedie per loro per mangiare, mi sarebbe piaciuto stare lì con loro a farli giocare ma c’era altro da vedere, infine i bambini del nido e le maestre ci hanno regalato una busta con dentro dei disegni fatti dai bambini.

Abbiamo proseguito la visita andando a vedere gli “orsetti”, cioè i remigini che stavano disegnando e una seconda elementare ci ha cantato una canzone per darci il benvenuto, ci hanno dato un cartellone fatto da loro da appendere dove vogliamo. Intanto che passavo nei corridoi con tutta la “truppa” al seguito, ho visto le stanze vuote dei bambini del modulo e ci siamo fermati a vederle e a fotografarle, tutte molto lucenti, grandi, vivaci con tavolini esagonali e sedie e con bei “murales” di personaggi come supereroi, personaggi Disney e altro alle pareti.

Proseguendo per il corridoio ho notato le scarpine posizionate nelle scarpiere, ognuno aveva il suo scompartimento e un lo spazio per mettere il giubbotto o la felpa e mi sono ricordato di quando ce le mettevo io a Nostra Signora di Lourdes. Siamo andati quindi in una stanza molto grande assieme ad una classe di terza elementare e ci siamo seduti in cerchio.

Ci siamo presentati e ci hanno fatto delle domande su cosa facciamo, se siamo all’università o lavoriamo, se ci piace più leggere o scrivere, se negli articoli ci sentiamo liberi di esprimere la nostra opinione su qualsiasi cosa che andiamo a trattare; questa mi ha molto colpito come domanda perché tutti dovrebbero essere liberi di dire ciò che pensano senza essere giudicati dagli altri.

Ci hanno regalato un pianta di quadrifoglio, dopodiché abbiamo visitato la palestra anch’essa molto grande e con i bambini che facevano ginnastica. Abbiamo finito per le 17, mi è piaciuto tantissimo tornare alla materna e alle elementari.  

Un pomeriggio all’Istituto Sant’Eufemia di Andrea Feccia
 
Alcuni ragazzi della nostra redazione del civico 11 alle ore 14,45 si sono recati a visitare l’Istituto Sant’Eufemia di via San marco, in zona centro storico ex Circoscrizione 1.

Il gruppo era composto da me Andrea Feccia, Max Gobbato, Luca Tinelli, Paolo Politi, Simone Boiocchi, Mauro Ferri e l’educatrice Daniela Rossetti. Gli altri non hanno potuto godersi questa bella esperienza a causa degli impegni e dell’orario pomeridiano insolito in cui si è tenuta la visita.

Appena siamo arrivati le dirigenti dell’Istituto ci hanno subito accolto molto bene.

L’istituto comprende sia l’asilo nido per bambini di età compresa fra i 12 ed i 36 mesi suddivisi in due sezioni, la scuola materna per i bambini fino ai 6 anni composta da tre sezioni, la scuola elementare per i bambini sopra i 6 anni che comprende cinque classi. L’Istituto conta all’incirca 200 bambini nelle varie sezioni.
 
Appena siamo arrivati ci hanno fatto visitare una sezione dell’asilo nido dove, a causa dell’orario, i bambini erano ancora un po’ assonnati e alcuni stavano facendo i bisognini o mangiando la merenda con frutta biologica e salutare. Dopo averci visto qualcuno si è presentato dicendo il suo nome.

Siamo poi andati nel piano superiore dove c’erano le sezioni della Materna. Alle sezioni sono attribuiti nomi di animali.

Nella 1° sezione dove stavano preparando le maschere per una festa di compleanno i bambini ci hanno omaggiato con i loro disegni astratti ma belli.

Nella 2° sezione al nostro arrivo i bambini ci hanno deliziato con la canzone “Come Un pittore” del gruppo dei Modà con il leader degli Jarabedepalo Pau Donès Cirera. Canzone uscita come singolo nel 2012. Dopo che le maestre hanno fatto partire la base i bambini come se fossero un vero coro hanno intonato la canzone “Ciao semplicemente Ciao….” E il ritornello cantato a squarciagola “Azzurro come te, come il cielo e il mare, E Giallo come la luce del sole, Rosso come le cose che mi fai provare”. A me sono piaciuti tanto visto che conoscevo quasi a memoria questa stupenda canzone. Poi prima di andare via ci hanno regalato un disegno con un gancio da appendere nella nostra redazione.

Siamo quindi andati in aula magna dove i ragazzi della terza elementare ci hanno accolti come fossimo dei super ospiti. Si sono seduti in cerchio e dopo esserci seduti anche noi ci anno fatto una marea di domande tra le più disparate. Alcune più banali tra cui : Qual è la tua squadra del cuore? Il tuo colore preferito? Quanti anni hai? Hai fratello o sorelle? Sport preferito? Sport che ti piace?

E altre più complicate. Che lavoro fai? Ti piace? Che lavoro sogneresti fare? Che cosa fai in redazione? Che articoli e come li scrivete? ecc…
Alcune domande rispondevano anche loro.

Sono stati molto simpatici e divertenti.
Le maestre ci hanno anche fatto una bella proposta di far collaborare alcuni dei bambini con la nostra redazione il prossimo anno. Sarebbe bello poterlo fare.

Alla fine di tutto ci hanno omaggiato con una piantina da tenere e curare in casetta. Mentre uscivamo Luca Tinelli che non voleva andare via è stato assalito ancor di domande e la sua risposta è stata “Se potessi ritornerei all’asilo”.

Poi siamo scesi e siamo andati a visitare la palestra dove c’era una classe dell’asilo nido  e ci hanno accolto tutti sorridenti.

Infine prima di concludere la nostra visita siamo andati in una saletta vicino alla cucina dove una brava cuoca ci aveva sfornato dell’ottima e abbondante pizza calda, panini con salume, bibite e una ottima torta.

Infine ci siamo salutati e ci siamo ripromessi di ritornare ancora visto che ci sono bambini simpaticissimi e una cuoca che sforna ottimo cibo.
 

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