Telefono Rosa e Hospice Azalea, approfondimenti della conferenza sociosanitaria

Il 29 giugno si procederà alla sostituzione in ufficio di presidenza dei nuovi sindaci di Bettola e Piacenza e che affronterà, in due sedute da tenersi entro il mese di luglio, l’esame del bilancio preventivo AUSL oltre il piano di azioni e investimenti. 

L’ufficio di presidenza della conferenza sociosanitaria di Piacenza, guidata da Patrizia Calza, si è riunito il 12 giugno per fissare le prossime riunioni dell’assemblea.

Il 29 giugno si procederà alla sostituzione in ufficio di presidenza dei nuovi sindaci di Bettola e Piacenza e che affronterà, in due sedute da tenersi entro il mese di luglio, l’esame del bilancio preventivo AUSL oltre il piano di azioni e investimenti. 

Inoltre è stato affrontato il tema della rete provinciale anti violenza. E’ stato riconosciuto il ruolo strategico quale interlocutore accreditato di Telefono Rosa, tuttavia, sia da parte dei sindaci che dei responsabili uffici di Piano dei tre distretti convocati è emersa la necessità di ridiscutere, negoziare e ridefinire alcune regole di ingaggio tra i partner (ivi compresi debiti informativi, rendicontazione e tutela minori coinvolti) per la piena valorizzazione dell’esperienza.

Si è deciso pertanto di chiedere all’ufficio territoriale di supporto della CTSS l’elaborazione di una proposta di migliorie della regolazione dei rapporti di partenariato e quindi di procedere all’audizione dell’associazione Telefono Rosa per la verifica e il rilancio del partenariato tra i tre distretti e l’associazione volti alla stabilizzazione della programmazione e della gestione della rete provinciale antiviolenza (Centro Antiviolenza e Casa Rifugio). 

Quanto invece alla questione Hospice Azalea si è condivisa la necessità di affrontare la problematica in una riunione dell’ufficio di piano della conferenza CTSS allargata agli enti gestori degli hospice provinciali Casa di Iris Borgonovo Asp Azalea e agli attori istituzionali committenti (Camera Commercio, Fondazione e altri soggetti istituzionali) al fine di conoscere costi, dimensioni, tipologia di utenza, volumi di prestazioni e attività dei servizi e di verificare la fattibilità/sostenibilità di una rete provinciale a gestione unitaria.

La volontà più volte espressa è quella di dare una risposta alla necessità di uniformare sul territorio canali di finanziamento, risorse e gestione partendo da una rete provinciale a gestione unitaria. 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.