Ritratti volontari, la “Peco Rara Gente” di Lionello Polacchini

È stato dirigente di una banca importante, ha viaggiato, sposato una donna spagnola conosciuta in Germania, ha abitato a Milano e poi un giorno nel settembre del 1995 durante un’escursione in bicicletta, si è innamorato di un vecchio rudere in Val Tidone a pochi passi dal paese di Pecorara (in provincia di Piacenza)

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RITRATTI  VOLONTARI (1) – Quello che segue è il primo di una serie di ritratti di volontari che pubblichiamo in collaborazione con lo SVEP di Piacenza. Partiamo dalla provincia, da una realtà unica attiva nel Comune di Pecorara.

I volontari non sono angeli. Ma certamente sono cittadini responsabili, creativi, generosi. Sono persone che si fanno carico di qualcuno o di qualcosa, che contribuiscono ad animare i luoghi e i contesti in cui vivono.
 
A Pecorara Lionello Polacchini presidente di “Peco Rara Gente” – È stato dirigente di una banca importante, ha viaggiato, sposato una donna spagnola conosciuta in Germania, ha abitato a Milano e poi un giorno nel settembre del 1995 durante un’escursione in bicicletta, si è innamorato di un vecchio rudere in Val Tidone a pochi passi dal paese di Pecorara (in provincia di Piacenza).

L’ha comprato nel giro di poco tempo, ristrutturato e, appena possibile, ha abbandonato la metropoli per andare a vivere lì, tra le colline. Nel giro di tre anni, dopo la pensione, l’ha raggiunto anche la moglie.

È una storia di circa tredici anni fa; oggi Lionello Pollachini è vicesindaco e presidente dell’associazione “Peco Rara Gente”. Assolutamente volontario in entrambi i ruoli.
 
L’associazione – che lui stesso ha fondato – si occupa di accompagnare gratuitamente le persone anziane o in difficoltà del paese soprattutto a fare visite mediche in città ma anche per altre incombenze.

Lo scorso anno gli interventi sono stati 350; tutti gestiti da una decina di volontari. I mezzi, nel corso degli anni, sono diventati due e le spese di carburante, manutenzione e carburante sono coperte dall’amministrazione comunale.
 
Noi non chiediamo mai niente; se qualcuno desidera fare un’offerta, la mettiamo nella cassa comune. Il nostro servizio è essenziale per la comunità di Pecorara dove il 60% della popolazione ha più di 65 anni ma io, che da ex dirigente sono abituato a pensare al futuro, ho un po’ di preoccupazione perché non vedo un grande interesse da parte dei più giovani.

Mi sembra che oggi si sia perso il senso della gratuità e della responsabilità; per noi volontari un “grazie” è già importante ed è sufficiente per andare avanti.

Gli chiedo qualche considerazione sul suo impegno di presidente dell’associazione: “Beh, ci vogliono tempo e dedizione. Oltre alla responsabilità organizzativa, c’è la cura delle relazioni che è molto importante e prende tanta energia. Andare d’accordo non così semplice; ci sono tante teste e tanti caratteri e bisogna sempre cercare di salvaguardare l’armonia del gruppo”.
 
Inserirsi a Pecorara non è stato così facile; il paese conta circa 800 abitanti e inizialmente le persone sono un po’ diffidenti anche perché in montagna sono abituate ad arrangiarsi da sole e a essere autonome.

Ma oggi l’associazione “Peco Rara Gente” è davvero un punto di riferimento soprattutto per la popolazione anziana e per la Casa di Riposo. In paese non esistono molte altre realtà associative; c’è una sezione Avis, la Pro Loco e poi gli Alpini che, ci dice Lionello Pollachini: “Sono sempre molto disponibili a dare una mano quando serve”.

Carla Chiappini ufficio stampa SVEP

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