Incendi, stato di pericolosità fino al 10 settembre. In fiamme bosco sul Brallo

Assenza di piogge e siccità alla base della decisione di prorogare il divieto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. Proibita la pulizia di pascoli e terreni

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Incendi boschivi, prosegue fino al 10 settembre lo stato di grave pericolosità

Assenza di piogge e siccità alla base della decisione di prorogare il divieto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. Proibita la pulizia di pascoli e terreni.

Intanto un incendio ha interessato nella giornata del 22 agosto una zona boschiva del versante pavese del Brallo. Il fumo nella serata di ieri era visibile anche in Val Trebbia (nella foto).

Bologna – Prosegue fino a domenica 10 settembre lo “stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi nei boschi, valido in tutta l’Emilia-Romagna.

Il provvedimento, che proroga l’efficacia dell’atto emanato lo scorso 14 luglio, è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Maurizio Mainetti, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

All’interno delle aree forestali rimane, dunque, in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci; è vietato accendere fuochi di legna o residui vegetali; è proibita la pulizia dei pascoli e dei terreni mediante abbruciamento delle stoppie. E resta in vigore l’inasprimento delle sanzioni per chi appicca incendi dolosi.

Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti che possono innescare un incendio boschivo rischia sanzioni fino a 10.000 euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente; da 1 a 5 anni, se viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia. Chi provoca un incendio può essere condannato al risarcimento dei danni.

La proroga dello “stato di grave pericolosità” è stato deciso sulla base delle valutazioni espresse dal centro funzionale Arpae E-R, che descrive la situazione meteo-climatica e la previsione a medio termine sulle precipitazioni e la ventilazione. La decisione è scaturita, inoltre, dalle valutazioni espresse da parte dei Carabinieri forestali, che osservano lo stato della vegetazione, a seguito dei sopralluoghi effettuati. E’ stata, inoltre, valutata la numerosità e gravità degli incendi finora affrontati.

L’organizzazione operativa

Dal primo luglio, presso la sede dell’Agenzia regionale, tutti i giorni dalle 8 alle 20 è attiva la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP); a supporto, operano funzionari delle Prefetture e dei Comuni. In orario notturno è attivato un servizio di reperibilità H24, la risposta alle chiamate d’emergenza viene garantita dalle sale operative dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco.

Squadre dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi, mentre i Carabinieri attivano pattuglie per attività di prevenzione e repressione.

In caso di emergenze, contattare i numeri 115 e 1515.

http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/campagne/campagna-incendi-di-bosco-fase-di-grave-pericolosita-cosa-rischia-chi-provoca-un-incendio

La prevenzione

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, insieme alla direzione regionale dei Vigili del Fuoco e al Comando Regione Carabinieri Forestale, ha realizzato una campagna (volantini e manifesti) per responsabilizzare la cittadinanza, descrivere come si sviluppano gli incendi nei boschi, come evitarli, cosa fare in caso di avvistamento.

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