“Siccità resta grave, avanti con la riduzione dei consumi”

Questa la sintesi dell'intervento congiunto di Atersir (agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) e Iren sull'emergenza siccità, generata dall'ormai lunghissima assenza di precipitazioni nella nostra provincia.

“La siccità a Piacenza resta grave, ma la riduzione dei consumi sul territorio ha consentito di gestire la situazione e deve essere portata avanti“.

Questa la sintesi dell’intervento congiunto di Atersir (agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) e Iren sull’emergenza siccità, generata dall’ormai lunghissima assenza di precipitazioni nella nostra provincia.

A fare il punto sullo stato attuale della crisi idrica, in corso dall’inizio dell’estate, è stato il coordinatore provinciale dell’agenzia Giuseppe Sidoli, che questa mattina ha convocato la stampa per illustrare gli ultimi aggiornamenti sul tema. 

“La situazione non migliora ma è stata gestita e di questo va dato atto al gestore (Enia) – spiega ai giornalisti. ” I sindaci che hanno emanato le ordinanze per il consumo dell’acqua sono stati precisi e puntuali nel controllo. Di fatto la riduzione c’è stata e questo ci ha consentito di governare la situazione. È ovvio però che non essendoci precipitazioni le condizioni non stanno migliorando, anche se ci stiamo avvicinando al periodo più piovoso dell’anno. Bisogna portare avanti la riduzione dei consumi, cosa che finora ci ha consentito di avere risorse idriche ancora disponibili.”

Il direttore generale di Iren, Eugenio Bertolini, ha illustrato qualche esempio di riduzione dei consumi  eseguito in Provincia: a Fiorenzuola si è passati da un consumo di 90 litri al secondo a 65-70 litri al secondo. “Ma la situazione – ribadisce – merita ancora attenzione.” “Grazie a una serie di azioni come la ricerca di perdite idriche nella zona di Lugagnano, Carpaneto e Castellarquato, oltre al recupero di pozzi in zona, si è scesi, per quanto riguarda il prelievo dalla diga di Mignano, da 75 litri al secondo a 55 litri al secondo.”

“Inoltre sono in programma azioni a lungo termine; dal 15 al 20 settembre sarà effettuato il recupero del pozzo della Barabasca e un collegamento con i pozzi di Cortemaggiore a Fiorenzuola. In Valnure la portata delle sorgenti in alimentazione dell’acquedotto si è più che dimezzata rispetto allo scorso anno (da 47 litri al secondo a 20 litri). Anche in questa vallata si è proceduto alla ricerca di perdite e all’attivazione di pozzi di riserva disponibili.”

“Lo stesso è avvenuto in Valtrebbia” aggiunge Bertolini “con la sostituzione della pompa di Bobbio e il recupero di sorgenti anche private. Nel medio termine,  si terrà un incontro con l’Ausl per le utenze sensibili (ad esempio l’ospedale di Bobbio) e sarà anche promossa una campagna specifica sul risparmio idrico.”

“In Valtidone l’individuazione di perdite straordinarie si è concentrata a Borgonovo e Castelsangiovanni, e sono stati assicurati i rifornimenti tramite autobotti a Pecorara, mentre nel medio termine sarà attivato l’impianto di potabilizzazione mobile di Ziano.”

Secondo i dati forniti nel corso dell’incontro (aggiornati al 25 luglio scorso) sono stati effettuati 729 viaggi con l’autobotte per un volume complessivo trasportato di 9.634.000 litri di acqua.

A goderne maggiormente sono stati Bobbio e Pecorara. L’ordine di 10 impianti mobili di potabilizzazione per il trattamento dei pozzi, ha comportato una spesa di 1 milione e 100 mila euro. 

La nota stampa di Iren sulle azioni messe in campo per fronteggiare l’emergenza –  Il protrarsi della stagione siccitosa, che perdura da diversi mesi, ha determinato una situazione di emergenza nell’approvvigionamento idropotabile per la quale è quantomai necessario non sprecare l’acqua potabile e cercare di limitare i consumi. 

I dati dello scostamento tra le piogge registrate dal 1 Ottobre 2016 al 21 maggio 2017 e quelle medie relative agli anni dal 1991 al 2015 rendono esplicito che le aree del piacentino e del parmense sono in Emilia Romagna quelle caratterizzate dalla maggior intensita` del fenomeno siccitoso. Queste aree presentano un deficit di pioggia in gran parte superiore al -40% con vaste aree oltre al -50% / -60% di quelle climaticamente attese nel periodo considerato.

Gli appelli rivolti alla popolazione di limitare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini, prati e campi sportivi, per il lavaggio delle aree cortilizie e dei piazzali, e per il lavaggio dei veicoli e dirispettare le ordinanze di limitazione dell’utilizzo dell’acqua emanate dalle Autorità competenti non sono caduti nel vuoto. Il grande senso civico ed il senso di responsabilita` della popolazione ha permesso di limitare i consumi idropotabili in modo sensibile: le punte di consumo registrate l’estate scorsa, soprattutto in Val d’Arda, sono in netto calo. Ad esempio a Fiorenzuola si è passati da un consumo di 90 l/s a 65-70l/s. Ciononostante, la situazione richiede ancora impegno ed attenzione.

Oltre alle ordinanze Sindacali emanate dai vari Comuni, ai comunicati stampa, agli articoli ed alle pagine speciali sui giornali e servizi televisivi IREN iniziera` nelle prossime ore una ulteriore campagna di comunicazione attraverso l’affissione e distribuzione di manifesti e locandine sul risparmio idrico.

La situazione: Mignano e Val d’Arda – Sono state emesse Ordinanze sul risparmio idrico su tutti i comuni della zona con opportune fasce orarie. Era poi necessario interrompere l’utilizzo dell’acqua per uso irriguo ed il 14 giugno ne è stato interrotto il prelievo. Successivamente è stato necessario ridurre da 100 a 75 litri al secondo il prelievo dell’acqua dalla diga di Mignano, riduzione che in atto dal 19 giugno scorso.

Le azioni a breve termine (20 giugno – 15 luglio) hanno comportato una ulteriore limitazione (graduale) dell’acqua immessa nella rete da 75 l/s a 70 l/s. Sono stati attivati progetti straordinari di ricerca perdite su Lugagnano/Carpaneto (4 perdite rilevate) e su Castell’Arquato (7 perdite rilevate). Fiorenzuola è ora servita solo dai suoi pozzi, per alleggerire i prelievi. E’ stata avviata inoltre una pervasiva attività di monitoraggio e sorveglianza per assicurare il rispetto delle ordinanze.

Le azioni a medio termine (dal 15 Luglio al 15 Agosto) si stanno sostanziando nel pompaggio dell’acqua da Fiorenzuola verso Ca Galvani (8 l/s); nel distacco della rete di Alseno che può disporre di risorse proprie; nel recupero delle portate delle sorgenti di Vernasca (Sorgenti Sette Sorelle) e in nuove ottimizzazioni di controlavaggi e degli scarichi presso l’impianto di potabilizzazione di Mignano. Restano da attuare nei prossimi giorni l’alimentazione da Ca Galvani verso la parte bassa di Castellarquato e il distacco della rete di Carpaneto da alimentare esclusivamente con i suoi pozzi. Infine è in fase di predisposizione un piano autobotti e rifornimenti in emergenza, da attuare a metà settembre.

Grazie alle azioni descritte si è stati in grado di ridurre il prelievo dal bacino di Mignano da 75 litri al secondo a 55 litri al secondo  passando ad un quantitativo di 8640 metricubi al giorno di prelievo in periodi di normalità agli attuali 4750 metricubi al giorno.

Sono in programma azioni a lungo termine, dal 15 agosto al 20 settembre, che prevedono il recupero del pozzo Barabasca e il collegamento a Fiorenzuola, il collegamento dei pozzi di Cortemaggiore a Fiorenzuola, l’aumento del pompaggio da Fiorenzuola verso Ca Galvani; un nuovo pompaggio da Ca Galvani verso Castell’Arquato; un nuovo pompaggio da Ca Galvani verso Lugagnano; ed un piano di distribuzione di acqua con autobotti a Vernasca, Morfasso, Lugagnano e frazioni.

Con questo trend di consumi, stimando in 319.000 metricubi la capacità residua del lago di Mignano e la non utilizzabilità dell’acqua al di sotto di quota 306 s.l.m, l’autonomia dell’invaso arriva alla data del 10/15 settembre 2017.

Val Nure – La portata delle sorgenti in alimentazione dell’acquedotto Val Nure presso il Serbatoio Toni è ad oggi circa 20 litri/sec; nel 2016, la portata di 23 litri/sec si era registrata il 24 Agosto mentre il 28/06/2016, la portata era di 47 litri/sec. Per dare un’idea della situazione di crisi, la portata massima delle sorgenti che puo` alimentare l’acquedotto e` di 57 litri/sec che, nel primo semestre 2016, e` stata registrata per circa 3 mesi consecutivi da inizio marzo a inizio giugno; mentre nel primo semestre 2017 e` stata registrata per soli due giorni(13 e 14 Marzo 2017) .

Per fronteggiare l’attuale riduzione della portata immessa nell’acquedotto Val Nure dal Serbatoio Toni (20 litri/sec), a fine maggio sono state effettuate movimentazioni in alveo Nure per garantire l’alimentazione idrica alle aree di ricarica dei pozzi di sub-alveo. È stata avviata una campagna di ricerca perdite a Vigolzone e a Podenzano. Da fine maggio – inizio giugno, si è proceduto alla attivazione dei pozzi di riserva disponibili: Borcaglie (Farini), Le Forche e Bussini (Bettola), Zaffignano, Carmiano e Madonna della Neve 1 e 2 (Ponte Dell’Olio); in modo sporadico, si è proceduto utilizzo delle autobotti in alcuni acquedotti frazionali.  In Luglio si è provveduto alla ispezione e manutenzione dei sistemi di caricamento dei serbatoi (valvole galleggianti), alle movimentazioni in alveo Nure per mantenere ricarica della falda dei pozzi Madonna della Neve. Da inizio agosto sono stati scollegati dalle sorgenti i Comuni a nord di Bettola. E’ di prossima attivazione un impianto mobile per il trattamento dei nitrati e verranno attivati viaggi con autobotti sulle frazioni dell’alta Val Nure.

Val Trebbia – Nel breve termine (29 giugno – 15 luglio) si è proceduto alla ricerca perdite straordinaria sulla rete di Bobbio e Riverga4ro; alla sostituzione della pompa del pozzo di Bobbio; al recupero di sorgenti (anche tramite accordi con privati); al monitoraggio h24 delle portate in uscita verso il paese; al monitoraggio e sorveglianza per il rispetto delle ordinanze, e, ove occorrenti, si è proceduto ai rifornimenti dei serbatoi mediante autobotti. Nel medio termine (dal 15 Luglio al 20 Agosto) oltre ad avere incontrato AUSL per le utenze sensibili (ospedale di Bobbio), si procederà ad iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione sul risparmio della risorsa tramite affissione di manifesti in luoghi pubblici; si attiverà una ulteriore attività di ricerca perdite; infine si assicureranno i rifornimenti con autobotti sulle frazioni dell’alta Val Trebbia.

Val Tidone – Nel breve termine (29 giugno – 15 luglio) si è proceduto ad una ricerca perdite straordinaria a Borgonovo e a Castel San Giovanni; si sono collegate le reti di Pianello e di Trevozzo; si è proceduto al monitoraggio ed sorveglianza per il rispetto delle ordinanze, e ove occorrenti, si sono assicurati i rifornimenti dei serbatoi mediante autobotti a PECORARA. Nel medio termine (dal 15 Luglio al 20 Agosto) è stato attivato l’impianto di potabilizzazione mobile di Ziano Piacentino. Verrà attivato l’impianto di potabilizzazione mobile del Pozzo Colombarola e verrà effettutata una seconda ricerca perdite straordinaria, oltre che assicurare i rifornimenti con autobotti ove occorrenti. Sul lungo termine (dopo il 20 Agosto) è prevista la realizzazione di una nuova condotta per Pianello/Trevozzo.

Progetti di ricerca perdita straordinaria – Da fine Aprile la ricerca perdite e` stata potenziata, anche con l’aiuto di squadre esterne. Sono stati avviati numerosi progetti rinvenendo una cinquantina di importanti fughe occulte.

VIiaggi con autobotti – Sono gia` stati effettuati (dati al 25/07/2017) 729 viaggi con autobotte per un volume complessivamente trasportato di 9.634.000 litri di acqua. I Comuni piu` serviti sono stati Bobbio e Pecorara per complessivi 591 viaggi(81% del totale), seguono Nibbiano con 44 viaggi e Vernasca con 34.

Impianti mobili di potalizzazione – Sono stati ordinati 10 impianti mobili di potabilizzazione per il trattamento di pozzi con alto tenore di ferro/manganese o di nitrati che saranno in questo modo utilizzabili. I primi 2 impianti sono gia` stati consegnati e installati (pozzo Neruda per Ziano, pozzo Colombarola a Borgonovo), il terzo (Sarmato pozzo Emilia) e` in consegna entro il 10 Agosto, i rimanenti a partire da Settembre. L’importo totale della fornitura e` di 1.100.000€  L’impianto ad osmosi del Pozzo Colombarola di Borgonovo) entrerà in funzione entro il 15 Agosto.

Manutenzioni straordinarie sorgenti e pozzi – Sulle zone piu` critiche e laddove le sorgenti hanno manifestato i maggiori cali sono stati effettuati importanti interventi di manutenzione straordinaria per recuperare il piu` possibile la risorsa (es. sorgenti Bobbio e sorgenti Vernasca). Su numerosi pozzi si e` gia` intervenuti abbassando (ove possibile) la profondita` della pompa sommersa per recuperare portata.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.