Agenzia Entrate, mobilitazione del personale: “Investimenti per migliorare efficienza”

Le sigle sindacali chiedono: “un complessivo miglioramento dell' efficienza dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture; ridare consistenza al Fondo di produttività per garantire il riconoscimento delle attività svolte"

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MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – La nota stampa

Riprende la vertenza con iniziative articolate su tutto il territorio nazionale per superare le immotivate resistenze dell’Agenzia.

Una vertenza che mette al centro delle sue rivendicazioni la valorizzazione del personale, non solo per ridare dignità al lavoro svolto, ma anche per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia.

Riprende la vertenza dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate con iniziative articolate su tutto il territorio nazionale. Questa mattina, giovedì 14 settembre, le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia a Piacenza hanno fatto il “punto” con i sindacati di comparto nel corso di una partecipata assemblea.

“Una vertenza – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa territoriali – che mette al centro delle sue rivendicazioni la valorizzazione del personale, non solo per ridare dignità al lavoro svolto, ma anche per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia”.

Le sigle sindacali chiedono: “un complessivo miglioramento dell’ efficienza dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture; ridare consistenza al Fondo di produttività per garantire il riconoscimento delle attività svolte e i risultati raggiunti in termini di contrasto all’evasione e di ‘tax compliance’ e una nuova stagione di progressioni economiche che valorizzi tutto il personale, insieme al rilancio della partecipazione ed il confronto sui processi di riforma che, spiegano in una nota, “non possono essere assunti unilateralmente dai vertici e non debbono essere l’ennesima occasione per depotenziare e indebolire la macchina fiscale”.

“Si va verso una riforma del comparto, ma avviare una riorganizzazione dei servizi e del lavoro senza discutere con i lavoratori è un autogol. Scelte unilaterali – conclude la nota – non portano ad un miglioramento dell’efficienza né a una valorizzazione del personale”.

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