“Piacenza crocevia di culture”: presentato il dossier 2020 VIDEO

A illustrare la candidatura di Piacenza capitale della cultura 2020 il sindaco Patrizia Barbieri nel corso di una conferenza stampa in municipio. Nel Dossier 50 eventi e un bando rivolto agli italiani

Capitale della cultura 2020, Piacenza presenta ufficialmente il dossier al Ministero e alla città, oggi 15 settembre scadono infatti i termini per la consegna.

A illustrare la candidatura di Piacenza il sindaco Patrizia Barbieri nel corso di una conferenza stampa in municipio: “Abbiamo il nostro dossier, nutrito, si chiama ‘Piacenza crocevia di culture‘. Il percorso che c’è stato in questi mesi ha visto una partecipazione corale di Piacenza.

Noi speriamo sia il primo passo affinché la nostra provincia sia protagonista di grandi eventi, importanti iniziative ci sono state in passato e ci saranno anche in futuro”. 

L’assessore alla Cultura Massimo Polledri ha aggiunto: “Se non ci fosse stato il coraggio e la determinazione del sindaco Barbieri e del presidente della Fondazione Massimo Toscani, convinti nel voler gettare oltre l’ostacolo, non saremmo qui.

Stamattina abbiamo consegnato il nostro dossier, realizzato con la consulenza di Paolo Verri. Hanno partecipato a questo percorso decine di istituzioni e enti, tra cui anche la Banca di Piacenza.

Abbiamo il sostegno della Regione Emilia Romagna, e anche la Lombardia e Genova sono pronte a fare squadra, perché sono consapevoli della vicinanza geografica con la nostra città, così come Alessandria.

Oggi pomeriggio il sindaco scriverà una lettera che invierà a tutti i soggetti coinvolti nel progetto. Ringrazio la Curia, che ha partecipato in modo fattivo, la Camera di Commercio, e anche il personale e i dirigenti dell’assessorato alla cultura”. 

INTERVISTA ALL’ASSESSORE POLLEDRI – VIDEO

IL DOSSIER IN SINTESI – LA NOTA – Stamani in Municipio la presentazione del dossier consegnato al Mibact per Piacenza “Capitale Italiana della Cultura 2020”. “Piacenza Crocevia di Culture”, è il tema che caratterizza il dossier trasmesso stamani al Mibact per la candidatura della nostra città a “Capitale della Cultura 2020”.

Non luogo di passaggio dunque, ma piuttosto spazio aperto a tutti, luogo di contaminazioni, dove età romana ed età contemporanea, Medioevo e Ottocento, archivi e innovazione tecnologica, si potenziano reciprocamente grazie al dialogo e alla collaborazione tra tutti gli attori e i protagonisti della vita cittadina.

Il tema non riguarderà tuttavia solo Piacenza e la sua offerta culturale, ma in collaborazione con il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo verrà sottoposto anche alle altre città italiane candidate per il 2020, a partire da quelle limitrofe a Piacenza, perché l’Italia intera è da sempre un grande Crocevia di Culture.

Nel corso del 2020, un calendario settimanale che comprenderà oltre 50 appuntamenti racconterà, in italiano e in inglese, al pubblico dei grandi e dei piccini, le storie più famose e quelle meno note di Piacenza e del resto d’Italia. La città nell’occasione aprirà i suoi oltre 130 palazzi nobiliari al cui interno prenderanno forma le storie di Piacenza, narrate con letture, momenti musicali, brevi filmati, pillole su Twitter e su Facebook, con disegni e con percorsi architettonici.

Piacenza lancerà inoltre, a ridosso del 2020, un bando per far raccontare a tutti gli italiani le loro passioni preferite, dallo sport all’antiquariato, dalle motociclette alla musica jazz, che verranno riprese dai migliori scrittori contemporanei e divulgate grazie ad accordi con i media e la stampa nazionale, per trasformarsi poi in un’unica grande mostra.

Una delle peculiarità di Piacenza e del suo territorio è l’interazione continua tra città e campagna, una continuità dolce che si trasforma in uno straordinario dialogo anche con i fiumi: il Po, naturalmente, ma anche il Trebbia e l’Arda, il Tidone e il Nure. Un argomento decisivo per i nostri stili di vita, che scrittori, filosofi e scienziati nel 2020 a Piacenza declineranno in dibattiti e incontri affiancati da spettacoli musicali e teatrali sull’argomento.

Le sedi locali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Politecnico di Milano, in collaborazione con le più grandi università italiane, organizzeranno dieci appuntamenti pubblici per guardare avanti e capire quali siano le sfide che l’Italia, l’Europa e il Mondo dovranno fronteggiare nei prossimi 20 anni.

Piacenza Crocevia di Culture infine inviterà i giovani da tutta Italia, con particolare riferimento e accordi specifici con quanti abitano in grandi metropoli, per far capire loro la qualità della vita di provincia, e insieme guardare al 2022, anno in cui si festeggeranno i 900 anni del Duomo, vero motore immobile della vita della città.

“La sfida di Piacenza oggi – commenta il responsabile scientifico, Paolo Verri -, per cui il 2020 può rappresentare un effetto di accelerazione straordinario, è di non pensare più che la cultura sia qualcosa che viene immaginata e prodotta per un consumo principalmente rivolto agli abitanti della città e del territorio circostante, ma che questa amplissima offerta, resa ancora più valida dal confronto e dalla contaminazione con altri soggetti provenienti dai territori limitrofi, possa attirare un pubblico sempre più vasto.

Solo così la cultura può diventare lo strumento per dare vita nella città di Piacenza a nuove ‘conversazioni’ con un fine specifico: quello di riaffermare, rigenerandola, l’identità culturale di una comunità di persone che scelgono di coltivare le virtù civiche come modus del loro agire”.
 
LE CANDIDATURE – Le amministrazioni che avevano giù sottoscritto una manifestazione d’interesse (complessivamente 46) oggi, 15 settembre, sono chiamate a confermare la propria adesione “depositando il fascicolo della candidatura con il programma delle attività culturali previste, la struttura incaricata della elaborazione e promozione del progetto, una valutazione di sostenibilità-economico finanziaria, gli obiettivi perseguiti e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento” come spiega il sito del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo. 

E’ lunga la lista dei comuni che hanno espresso interesse per il bando emanato dal Ministero della Cultura, che negli ultimi mesi ha acceso il dibattito piacentino, convergendo poi in un’adesione bipartisan e nell’incontro aperto e molto partecipato di sabato 9 settembre, in cui rappresentanti delle realtà del territorio locale, riuniti in quattro gruppi di lavoro, hanno presentato idee e progetti da far convogliare nella candidatura, riassunti nelle linee guida illustrate dal commissario Paolo Verri.

La validità formale di ogni candidatura e i singoli dossier saranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 di novembre le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento.

La città Capitale Italiana della Cultura 2020 sarà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018.

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