Scuola di cinema a Bobbio, storico accordo con l’Istituto Luce foto

Nasce oggi la Fondazione "Fare Cinema", grazie all'associazione "Marco Bellocchio" e l'Istituto Luce. E' il passo necessario per la creazione dell'atteso centro di alta formazione cinematografica a Bobbio

Si è costituita oggi a Roma la Fondazione “Fare Cinema”, il soggetto giuridico che sarà propulsore della nuova scuola permanente di Alta Formazione cinematografica con sede a Bobbio (Piacenza). 

I primi soci fondatori sono l'”Associazione Marco Bellocchio”, promossa dal regista e autore di fama internazionale, e l’Istituto Luce, la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo. 

In uno studio notarile di Roma è stato infatti firmato l’atto costitutivo tra “Associazione Marco Bellocchio”, socio fondatore promotore, e l’Istituto Luce, socio fondatore finanziario, alla presenza del regista e del presidente dell’Istituto Luce Roberto Cicutto.

In questa sede è stato eletto presidente della neocostituita Fondazione Marco Bellocchio, a capo di un consiglio di amministrazione composto da Maite Carpio Bulgari e Paola Pedrazzini. 

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli, presente alla firma ufficiale, ha seguito fin dall’inizio l’iter di costituzione della nuova realtà, sostenendo la qualità del progetto culturale. 

Con la nascita della nuova Fondazione si compie infatti il passo necessario per la creazione di un centro di Alta Formazione Cinematografica che avrà la sua sede a Bobbio, il borgo medievale sui colli piacentini da anni sede del “Bobbio Film Festival”. 

Una nuova scuola che estenderà a tutto l’anno e amplierà l’offerta formativa del progetto estivo di Alta Formazione “Fare Cinema”, che in oltre un ventennio di attività ha coinvolto centinaia di giovani e ospitato le personalità (registi, attori, scenografi, produttori) più importanti del cinema italiano e anche internazionale. 

“La nuova scuola di cinema – afferma il maestro Bellocchio – è qualcosa di ricco e importante, realizzata con un entusiasmo sincero. E’ lo sviluppo ulteriore dell’esperienza di ‘Fare Cinema’ che viene rilanciata verso l’alto. Tante volte esperienze come questa si spengono con il passare del tempo, in questo caso, con il supporto dell’Istituto Luce, saremo in grado di consolidare una realtà di altissimo livello”.

 “La scuola superiore italiana di cinema – afferma Paola De Micheli – è un sogno del maestro Bellocchio che diventa realtà. Ma soprattutto sarà un nuovo polo di creazione e promozione della cultura cinematografica italiana e internazionale. Un progetto di formazione che si fonda su una storia di più 20 anni e che ha caratteristiche uniche di qualità e coinvolgimento: a Bobbio sono infatti arrivati tutti i grandi protagonisti del cinema italiano e anche grandi star internazionali. Grazie al sostegno concreto dell’Istituto Luce e del Ministero della Cultura sarà possibile far crescere l’offerta formativa ed estendere la sua capacità di attrazione”. 

 “La firma dell’atto costitutivo della Fondazione Fare Cinema, passo fondamentale del progetto, avviene sotto buoni auspici – afferma Paola Pedrazzini, anima insieme a Marco Bellocchio, del progetto. “E’ scaduto infatti da pochi giorni il termine per la presentazione delle candidature al corso di sceneggiatura, il primo corso invernale che terremo a Bobbio grazie ad un contributo regionale e il numero delle candidature – a fronte di 12 posti disponibili – è altissimo, circa 80. Un segnale per noi molto indicativo della “necessità” formativa a cui questo progetto di alta formazione cinematografica dà risposta”. 

Il prossimo passo è quello di invitare a partecipare ufficialmente alla Fondazione(con le modalità più consone a ciascuno) altri soggetti privati e istituzionali che già partecipano da anni concretamente alla realizzazione del progetto cinematografico a Bobbio (come la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune di Bobbio, la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio). 

Statutariamente è possibile infatti che altri soggetti (pubblici e privati) possano entrare come soci fondatori nella Fondazione (esprimendo un rappresentante nel cda della stessa). Di pari passo la Fondazione elaborerà un progetto (e un relativo bilancio) per le prossime attività che intende realizzare. 

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