Concorso “Io amo i beni culturali”, premiato il progetto “La cesta dell’ortolano piacentino”

Si è svolta giovedì 23 novembre, a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna, la premiazione dei progetti vincitori dell'edizione 2016/2017 del concorso “Io amo i beni culturali”, promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali

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Concorso “Io amo i beni culturali”, premiato il progetto “La cesta dell’ortolano piacentino. Antiche varietà dai campi alla tavola”
 
Si è svolta giovedì 23 novembre, a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna, la premiazione dei progetti vincitori dell’edizione 2016/2017 del concorso “Io amo i beni culturali”, promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali.

Tra le iniziative premiate anche il progetto “La cesta dell’ortolano piacentino. Antiche varietà dai campi alla tavola”, realizzato dalla biblioteca comunale Passerini Landi, dall’Istituto agrario e dall’Istituto alberghiero del campus “Raineri-Marcora” di Piacenza, in collaborazione con il Museo della civiltà contadina di Piacenza e con il Museo della vite e del vino Fernando Pizzamiglio di Vigolzone.

Presentato da Daniela Morsia, funzionario referente del progetto per la biblioteca comunale, e dagli allievi della V B Itas coordinati dalla prof.ssa Claudia Martinelli, “La cesta dell’ortolano piacentino” ha anche ottenuto la menzione speciale dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna come miglior progetto volto alla valorizzazione del territorio rurale e dei prodotti agroalimentari regionali.

Grazie al progetto “La cesta dell’ortolano piacentino” gli allievi del Raineri-Marcora hanno potuto conoscere il patrimonio bibliografico e documentale della biblioteca Passerini-Landi e, al contempo, un capitolo importante della nostra storia, quando Piacenza, tra Otto e Novecento, divenne di fatto una vera e propria capitale dell’agricoltura italiana.

La presenza di istituzioni come la Federconsorzi, con sede a Piacenza dal 1892 al 1932, e della Cattedra ambulante, avviata nel 1897, permise infatti il formarsi di una rete di agronomi, tecnici e politici in grado di disseminare in giro per l’Italia le informazioni relative alle innovazioni tecniche decisive per l’agricoltura moderna. Questa semina di informazioni, fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura italiana del Novecento, può essere studiata attraverso i fondi della Passerini Landi che conserva gran parte del materiale edito a Piacenza in quel periodo.

In particolare, le collane e le testate a diffusione nazionale della Federconsorzi “Italia Agricola” e “Giornale di agricoltura della domenica” e i volumi curati dalla Cattedra ambulante.

Questo eccezionale corpus di pubblicazioni di carattere agrario ha costituito la base della proposta “La cesta dell’ortolano piacentino”, attraverso cui gli allievi sono riusciti a ricavare preziose informazioni sulle antiche varietà di frutta e verdura in uso nel nostro territorio.

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