Il Pd alla manifestazione di Como contro il nuovo fascismo FOTO foto

Un fiore stretto in mano è il simbolo della manifestazione contro l’intolleranza proposta dal Partito Democratico dopo il blitz del gruppo del Veneto Fronte Skinheads

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Contro il nuovo fascismo una delegazione del Pd di Piacenza ha raggiunto Como nella mattinata del 9 dicembre per partecipare alla manifestazione davanti al Monumento della Resistenza Europea.

Un fiore stretto in mano è il simbolo della manifestazione contro l’intolleranza proposta dal Partito Democratico dopo il blitz del gruppo del Veneto Fronte Skinheads nella sede dell’associazione “Como senza Frontiere” a cui hanno partecipato anche tre piacentini, poi denunciati.

Tra i presenti il parlamentare Marco Bergonzi, l’assessore regionale Paola Gazzolo e naturalmente il segretario provinciale dem Silvio Bisotti.

Presenti anche Roberto Reggi, Katia Tarasconi membri dell’Assemblea nazionale Pd, le vicesegretario Giovanna Palladini, la consigliere comunali di Piacenza Giulia PIroli e Giorgia Buscarini, Giorgio Alessandrini dell’esecutivo provinciale.

Sul pullman organizzato dai democratici piacentini anche cittadini non iscritti: in 28 sono partiti alla volta di Como per partecipare alla manifestazione.

Nel corso della manifestazione si sono succeduti interventi di giovani e canti popolari. Per scelta nessuno dei big presenti, come Renzi e diversi Ministri del Governo Gentiloni, così pure la Presidente della Camera Laura Boldrini, ha preso la parola, lasciando scorre la  pacifica manifestazione senza contrassegnarla da interventi di parte a sottolineare che la democrazia e l’antifascismo sono un valore fondante della Costituzione repubblicana, condiviso al di là degli schieramenti politici.

“I nuovi fenomeni di intolleranza che le cronache ci hanno consegnato nei giorni scorsi – sottolinea una nota del Pd provinciale – ci preoccupano, non possono essere sottovalutati e ci richiamano a un rinnovato impegno antifascista nel segno dei valori dettati nella nostra Costituzione.

Il fatto che la maggioranza del Consiglio comunale abbia approvato la mozione del consigliere Foti contro la Legge Fiano contro la propaganda fascista ci preoccupa ulteriormente. Ci stupisce infatti che consiglieri di cultura liberale e antifascista si assoggettino ad idee estranee alla loro matrice culturale”.

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