Nasce il comitato giovani Alta Valtidone: “Un pungolo per il nuovo comune”

Dopo la fusione di Caminata, Nibbiano e Pecorara: "Siamo certi che grazie a questa unione si possano e si potranno affrontare in modo sinergico e strategico tematiche di sviluppo per l’intera area

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Lo stare insieme in un unico flusso che vuole esprimere il concetto della crescita.

E’ quanto simboleggia il logo scelto dal neonato “comitato giovani Alta Valtidone, insieme per crescere“, che si propone di essere “un pungolo per il nuovo comune” nato dalla fusione di Caminata, Nibbiano e Pecorara.

“Abbiamo seguito con particolare interesse e apprezzamento l’iter di fusione dei tre comuni, avviato e portato avanti dalle rispettive amministrazioni, ma appoggiato da una larga fetta della popolazione, così come dimostrato dall’esito del referendum della scorsa primavera – spiegano -. Il fatto che qui, diversamente da altre zone anche vicine a noi, il processo di fusione abbia ottenuto il favore della maggioranza degli abitanti è a nostro avviso la migliore testimonianza della necessità avvertita di mettere insieme le risorse, le eccellenze e le potenzialità di questo territorio, che ha bisogno di non essere abbandonato, ma vissuto in ogni sua esperienza”.

“Al di là degli aspetti economici che la fusione porta con sé, con un maggior numero di risorse che vengono messe a disposizione dai livelli amministrativi regionale e nazionale, siamo certi che grazie a questa unione si possano e si potranno affrontare in modo sinergico e strategico tematiche di sviluppo per l’intera area”.

“Partendo dalle esperienze amministrative positive di questi anni, e andando a intervenire su ciò che per varie ragioni non è stato fatto o si è potuto fare, – proseguono – riteniamo che l’Alta Valtidone possa in breve tempo raggiungere una nuova dimensione non solo da un punto di vista prettamente geografico, ma anche economico e sociale”.

“Riteniamo di primaria importanza che la nuova dimensione comunale ponga al primo posto del suo impegno amministrativo la lotta allo spopolamento della montagna, non solo fermando il processo di emigrazione verso le città, ma invertendo la tendenza per risultare polo attrattivo per imprese e cittadini”.
“Lo sviluppo economico a nostro avviso si persegue creando le condizioni perché si possa fare impresa, anche artigiana e anche di servizi (cultura, turismo, ecc)”.

“La lotta allo spopolamento delle nostre zone – aggungono – si persegue anche garantendo servizi sociali per tutti, in particolare per le fasce più deboli della popolazione, gli anziani, i malati e i bambini. Sanità, scuola e trasporti efficienti, tanto per ricordare i principali, sono precondizione necessaria per poter vedere crescere la nostra società”.

“Viviamo in un territorio ancora in larga parte incontaminato, con risorse naturalistiche importanti che devono essere preservate. Le acque, i boschi e le campagne che compongono e caratterizzano l’Alta Valtidone sono eccellenze capaci anche di garantire salute psicofisica ai suoi abitanti e ai visitatori”.

“Non disgiunto dallo sviluppo economico e dei servizi è tutto l’ambito che riguarda il sostegno e la diffusione delle pratiche sportive, della promozione culturale, del marketing territoriale, della sponsorizzazione delle nostre eccellenze ambientali, culturali, storiche e, ovviamente, enogastronomiche. Fare dell’Alta Valtidone un territorio vivo, appetibile per i giovani e per i turisti, deve essere una priorità – concludono -, sfruttando la collocazione geografica di vantaggio e la nuova dimensione che permette di essere davvero un polo attrattivo sotto molti punti di vista”.

Il comitato Alta Valtidone, insieme per crescere è attivo con una mail dedicata (altavaltidone.insiemexcrescere@gmail.com) e una pagina Facebook (Alta Valtidone, insieme per crescere), dove verranno postati idee, progetti e appuntamenti e, tramite la quale, si potranno inviare suggerimenti e proposte, oltre che prendere contatti per partecipare all’attività del comitato stesso.

Entro la fine di gennaio è programmato un primo evento pubblico, nel corso del quale saranno presentate le linee guida e le prime proposte per il territorio.

Nel logo approvato dal comitato ricorre l’elemento numerico del 3, “con i tre pallini che individuano simbolicamente i 3 comuni che si uniscono, mentre il colore verde vuole esprimere sia la freschezza sia l’attenzione all’ambiente, alla natura e alle risorse del territorio”.

Nella foto il gruppo di ragazzi che hanno dato vita al comitato. Nella fila in alto da sinistra: Francesco Pozzi, Michele Croci, Fabio Manfredi, Diego Toccalini, Thomas Manfredi, Mattia Valorosi. Nella fila in basso, sempre da sinistra: Paolo Pozzi, Marco Sposini, Luca Traversi, Riccardo Vitali, Giulia Marinoni e Andrea Chinelli.

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