Pro, occasioni e rimpianti. Dalla “stracittadina” solo un punto TOP e FLOP

Evidente come la squadra riesca a creare gioco ed occasioni, altrettanto palese come al Pro Piacenza manchi un “cecchino ”in grado per lo meno di capitalizzare le più elementari palle-gol

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Un buon gioco, tante occasioni ma altrettanti rimpianti; si può sintetizzare così il derby del Pro Piacenza che per la prima volta tra i professionisti riesce a portare casa punti nella stracittadina ed a violare la porta dei “cugini”.

Il Piacenza si ferma nel derby TOP e FLOP

Nonostante la prestazione la squadra di Pea non ce la fa ad intascarsi l’intera posta, fondamentale per rafforzare una classifica che rimane pericolosa, ma fa il pieno di consensi e di autostima nei confronti dei più blasonati ed accreditati biancorossi.

I TOP – Su tutti la prestazione di Danilo Alessandro, determinante ed ispirato per tutti i novanta minuti. Bravo a muoversi tra le linee ed a creare la superiorità numerica a sinistra, si è pure distinto in mediana con il pressing sui portatori di palla avversari. Forse stimolato dai cori avversi degli ultras del Piacenza, è parso voglioso e concentrato come mai visto in precedenza, se giocasse sempre così potrebbe cambiare definitivamente volto alla squadra.

Bravo Fulvio Pea a ridisegnare una formazione corta e coperta con tre mediani di rottura (Aspas, Cavagna e Barba) e le fasce ben protette, con Calandra e Ricci a fare buona guardia su Masciangelo e Nobile; a centrocampo la temuta superiorità atletica degli “ospiti” è stata più che controbilanciata dalla maggiore velocità di esecuzione e dal non indifferente tasso tecnico che ha permesso di fronteggiare la leggera supremazia territoriale dell’undici di Franzini.

I TOP. Evidenti le due ingenuità sui rigori: nella prima azione Beduschi abbraccia vistosamente Romero, mentre sulla seconda Cavagna è poco reattivo nel farsi saltare in piena area da Morosini a difesa schierata.

L’assenza della coppia centrale difensiva Abbate – Belotti si è fatta sentire in alcuni momenti topici; con la loro esperienza in campo forse l’epilogo avrebbe avuti toni differenti.

Ancora un volta polveri bagnate per le due punte Mastroianni ed Abate: colossale l’occasione sprecata dal secondo nella prima frazione di gioco, mentre nella ripresa i rossoneri hanno mancato più di una volta il colpo del definitivo ko.

Evidente come la squadra riesca a creare gioco ed occasioni, altrettanto palese la mancanza di un “cecchino” in grado per lo meno di capitalizzare le più elementari palle-gol. Foto propiacenza.it

Giancarlo Tagliaferri

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