A Veleia i funerali del generale Castagnetti fotogallery

A Veleia i funerali del Generale Fabrizio Castagnetti, originario di Veleia di Lugagnano (Piacenza), già Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano, scomparso improvvisamente a 73 anni.

I funerali si sono tenuti nella chiesa di S.Antonino a Veleia. Per l’occasione il sindaco Jonathan Papamarenghi ha proclamato, per l’intera giornata, il lutto cittadino.

Ad officiare la celebrazione don Paolo Villa, vicario episcopale per l’esercito. Tanti i presenti intervenuti per l’ultimo saluto al Generale Castagnetti: fra di loro il Sottosegretario alla Difesa on. Domenico Rossi, il Capo stato maggiore difesa Generale Claudio Graziano, il Capo stato maggiore esercito Generale Corpo d’armata Danilo Errico e il Generale di Brigata Vito Paparella dei Carabinieri.

Alla cerimonia ha preso parte anche la Fanfara della brigata alpina Taurinense, con il picchetto d’onore del II Reggimento Genio Pontieri di Piacenza.

Castagnetti era diventato capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano il 14 settembre 2007, incarico ricoperto fino al settembre del 2009.

E’ stato colpito da un  malore nella sua casa di Veleia nel pomeriggio di sabato. Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale del 118, giunto sul luogo della chiamata a bordo dell’eliambulanza di Parma e dell’ambulanza infermieristica dell’ospedale di Fiorenzuola.

I sanitari hanno fatto il possibile per rianimarlo, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Castagnetti lascia due figli (residenti all’estero) e i fratelli Sandro (ex pilota) e Romano.

IL CORDOGLIO DEL SOTTOSEGRETARIO PAOLA DE MICHELI – “Un grande piacentino e un fedele servitore dello Stato. Nel giorno del dolore per la scomparsa del generale Fabrizio Castagnetti, è nostro dovere ricordare la portata della missione che ha svolto al servizio dell’Italia e al contempo il forte legame, mai reciso, con la sua terra.

Nella sua lunga carriera, che lo ha portato ad occupare la carica più alta dell’Esercito, il generale Castagnetti si è sempre distinto per il grande attaccamento alle istituzioni.

Alla sua famiglia voglio far pervenire – conclude – i miei sentimenti di vicinanza e di cordoglio”.

Con queste parole Paola De Micheli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, rende omaggio all’alto militare improvvisamente scomparso.

LA BIOGRAFIA (Da Wikipedia) – Fabrizio Castagnetti era nato a Veleia nel 1945. Conseguita la maturità scientifica nel 1964, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena diventando tenente nel 1968.

È laureato in scienze strategiche e possiede il master di secondo livello in scienze strategiche.

Tra il 1977 e il 1979 ha lavorato come osservatore militare nell’ONU e come addetto militare negli Stati Uniti dal 1995 al 1998, a Washington. Dal 1992 al 1993 è stato comandante del Distretto militare di Roma, poi fino al 1995 è stato capo ufficio coordinamento logistico dello Stato Maggiore dell’Esercito, e poi comandante della brigata corazzata Pinerolo.

È stato anche vice comandante del Corpo di Reazione Rapida (ACE Rapid Reaction Corps, ARRC) in Germania.

Il 19 marzo 2002 ha assunto l’incarico di comandante del corpo d’armata di reazione rapida (NATO Rapid Deployable Corps) a Solbiate Olona,[1] incarico che deterrà fino al 2004.

Dal 1º marzo 2004 all’11 luglio 2005 ha svolto l’incarico di sottocapo di stato maggiore della Difesa e dal luglio 2005 ha assunto il comando del Comando Operativo di vertice Interforze (COI).

La sua educazione comprende: il corso basico di fanteria, il corso di lingua inglese e tedesca presso la Scuola lingue estere dell’Esercito, il corso di stato maggiore, il corso superiore di stato maggiore, la Scuola di guerra tedesca e Scuola di guerra degli Stati Uniti d’America.

Castagnetti è diventato capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano il 14 settembre 2007. È subentrato a Filiberto Cecchi, che ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. Il 16 aprile 2008 è entrato nella U.S. Army War College International Fellows Hall of Fame.

Il 17 settembre 2009 ha ceduto l’incarico di capo di stato maggiore dell’Esercito Italiano al generale di corpo d’armata Giuseppe Valotto.

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