Dalla perizia della Procura nessuna irregolarità finanziaria per la Comunità Islamica

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Non vi sarebbe stata alcuna distrazione di denaro, nè appropriazione indebita dei fondi della Comunità Islamica di Piacenza da parte degli amministratori degli ultimi 8 anni. Sono le conclusioni a cui è pervenuta la perizia tecnica sui conti dell’associazione che ha sede in strada Caorsana, disposta dalla Procura di Piacenza nell’ambito delle indagini partite dopo la denuncia di un gruppo di “dissidenti” fuoriusciti dalla comunità.

La perizia, svolta da un consulente incaricato dalla Procura della Repubblica, è agli atti delle indagini ancora in corso del pubblico Ministero Roberto Fontana. L’avvocato che difende gli amministratori chiamati in causa della Comunità Islamica di Piacenza, Pier Francesco Poli, spiega che le risultanze della perizia escludono in maniera sostanziale qualsiasi irregolarità nella gestione finanziaria del centro.

“Siamo fiduciosi che per le quattro persone indagate – annota – la vicenda giudiziaria possa concludersi con l’archiviazione. La Procura ha svolto un lavoro certosino e dalla perizia emergono solo alcune difformità di natura superficiale, mentre tutti gli spostamenti di denaro sono stati regolarmente giustificati. Occorre ricordare che un’associazione no profit come la Comunità Islamica non è tenuta a redigere un bilancio come un’azienda o un ente di altro tipo”.

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