Elezioni, Forza Italia “Con la Flat Tax Stato più snello e meno invadente”

Intervento dei candidati di Forza Italia (anche nel collegio di Piacenza) Anna Maria Bernini, candidata al Senato e Galeazzo Bignami, candidato alla Camera

La politica economica del centro-sinistra degli ultimi quattro anni – lo sa bene il professor Luigi Marattin – è stata caratterizzata da bonus in uscita (80 euro, esonero contributivo assunzioni 2015 e 2016, diciottenni, insegnanti, bebè, nido, premio alla nascita, ecc.) e da una tantum in entrata (tasse sul rientro dei capitali, rottamazione cartelle, gare frequenze, ecc.).

Nulla di strutturale. Nessuna disposizione che guardi a una crescita duratura dell’economia o a una semplificazione delle regole.

La flat tax, al contrario, costituisce un’autentica rivoluzione fiscale con effetti permanenti. Perché si parte da un’aliquota unica al 23% (cioè l’aliquota più bassa attualmente in vigore), con una No Tax area di 12 mila euro (oggi si va dai poco più di 8 mila euro per i dipendenti, ai meno di 5 mila per gli autonomi). Chiunque è in grado di capire che tutti pagheranno meno tasse! Meno tasse e una semplificazione del complicato intrigo di disposizioni che prevedono detrazioni e deduzioni, al solo fine di garantire la progressività evocata dalla nostra Costituzione.

Pagherà meno chi guadagna meno e pagherà meno chi, volendo lavorare di più, con l’attuale sistema fiscale trova anti-economico farlo per non essere sottoposto ad un tassazione da rapina(43%). O il professor Marattin queste cose non le sa?

Quindi, innanzitutto, una parte delle coperture della flat tax vengono da un’allargamento della base imponibile. Cioè, verranno tassati anche quei redditi che oggi sfuggono al fisco e si sottraggono persino ai suoi costosissimi accertamenti (che potranno così diminuire, assieme all’invadente ruolo delle agenzie di riscossione). Un fisco più semplice avrà bisogno di minori accertamenti!

Le altre coperture vengono da una iniziale “pace fiscale”, che oltre a fornire una porzione della copertura iniziale, aiuterà anche a fare emergere il sommerso e a costituire parte della nuova base imponibile.

La crescita della nostra economia, con meno regole, farà confluire le altre risorse per le coperture (più PIL=più entrate), assieme a un taglio alla platea degli sprechi dello Stato, che non ci fermiamo neanche un secondo a descrivere, perché è sotto gli occhi di tutte le persone di buon senso.

Quanto all’abbassamento delle tasse, ricordato dal professor Marattin, vorrei solo integrare il suo elenco, parziale ed incompleto.

Dal 2014 al 2018 le imposte sono salite di 34 miliardi (dati Ragioneria Generale dello Stato). Per coloro che hanno perso la memoria: la tassa sul risparmio è cresciuta dal 12,5 al 26 per cento, la tassa sui rendimenti delle polizze vita salita al 26%, la tassa sui Fondi pensione dal 11,5 al 20%, la tassa sulla rivalutazione del TFR dall’11 al 17%, l’imposta di bollo raddoppiata dallo 0,10 allo 0,20%, le tasse sugli immobili (Imu, Tasi e Tari) sono giunte ai massimi di sempre. E persino le bollette di ogni famiglia sono cresciute a causa di scelte sbagliate di politica energetica ed economica.

E, non dimentichiamo che, senza un intervento del prossimo governo le clausole di salvaguardia, lasciate da Gentiloni, faranno salire l’IVA dal 10 al 13 per cento e dal 22 al 25 cento, entro i prossimi tre anni.

Insomma, ci vorrebbe anche maggiore avvedutezza nel valutare le nostre coperture da parte di chi tra il 2014 al 2018, ha fatto quasi 200 miliardi di spesa in deficit (nel dettaglio 48,6+42,9+42+36+28, per ciascuno degli anni di governo) facendo lievitare il debito pubblico.

Alcune tra le economie che crescono a maggiore velocità nel mondo hanno una tassa unica su tutti i redditi. Altre no. Tutte i paesi che prosperano hanno però burocrazia limitata e regole semplici. La Flat Tax può essere il punto di partenza (iniziando appunto dal sistema fiscale) per andare, finalmente, nella direzione di uno Stato più snello, più giusto e meno invadente.

Commenti

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  1. Scritto da veronica

    e di ” liberi ed Uguali” cosa si può dire? vedi Bersani da Del Debbio?

  2. Scritto da veronica

    Antonio Tajani non mi dispiacerebbe

  3. Scritto da Malteser

    B. propose la flat tax già nel 1994, anche se non sparandola così grossa come oggi. Ebbe un ventennio di tempo per applicarla, finché nel 2011 venne cacciato a pedate con lo spread a 600 causa eterno e incompiuto “cammino delle riforme”. Oggi si permettono ancora di dare lezioni di economia? Carenza di memoria, non c’è altra spiegazione.