Vigili del fuoco, Conapo: “A Piacenza mancano 50 unità”

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Il sindacato dei vigili del fuoco Conapo di Piacenza interviene sulle carenze di organico del corpo con una nota relativa ad un articolo uscito sul quotidiano “Libertà”.

In tale articolo viene evidenziato come il presidio dei vigili del fuoco di Castelsangiovanni fosse non operativo nella serata di venerdì scorso.

Ecco la nota a firma Massimiliano Clini del Conapo.

Il Comando di Piacenza soffre purtroppo da tempo di una cronica carenza di personale operativo pari a circa 50 unità, che su di un organico di circa 180 operativi rappresenta una carenza di più del 30 per cento del personale, la quale incide pesantemente sull’operatività del comando portando sempre più spesso alla sospensione di un distaccamento sul territorio provinciale per consentire la piena operatività indispensabile per garantire la sicurezza del personale operativo e del cittadino.

È inoltre indispensabile considerare che su queste carenze di fondo si innestano le malattie, gli infortuni le ferie inoltre la partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento fondamentali per fornire un servizio professionale alla popolazione.

Questa problematica è stata più volte portata all’attenzione dei nostri dirigenti provinciali regionali e nazionali, prova ne è che questa O.S. risulta tuttora impegnata in uno stato di agitazione sulla questione.

Duole sottolineare come adesso nel territorio piacentino vi è una evidente anomalia per la quale, nel momento del bisogno, bisogna avere la fortuna di essere i primi ed aggiungiamo al posto giusto per avere un soccorso in tempi adeguati.

Tutto questo nonostante il personale del Comando, e va sottolineato, negli anni abbia fatto notevoli sforzi per garantire la miglior copertura possibile del territorio provinciale consentendo l’apertura prima del distaccamento di Bobbio e poi di quello di Castelsangiovanni senza alcun incremento organico effettivo.

Quello che non deve succedere, e che purtroppo per certi aspetti è successo in riferimento all’evento, è che si incolpi di questa situazione il personale operativo in servizio quella notte, attribuendogli colpe sui presunti tempi di intervento che non possono in nessun modo essere a loro imputati.

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