Marito in carcere per omicidio “La mia vita da qui in poi è finita”

“La mia vita da qui in poi è finita”. Queste le parole che avrebbe pronunciato Xhevedt Mehemeti, il 57enne albanese accusato di omicidio volontario aggravato nei confronti della moglie, Elca Tereziu, 52 anni, uccisa a coltellate nel pomeriggio di domenica 27 maggio.

A riferire quanto dichiarato dal marito della vittima nel corso del lungo interrogatorio condotto  dal pubblico ministero Antonio Colonna, il suo legale difensore, l’avvocato Angelo Osvaldo Rovegno. “Era molto provato, ma ha risposto a tutte le domande del magistrato, anche se a un certo punto ha detto che la sua vita da qui in poi era finita” – riferisce il legale.

Un interrogatorio proseguito per tutta la notte alla caserma dei carabinieri di viale Beverora, dove Mehemeti si è presentato spontaneamente dopo aver lasciato l’appartamento di viale Dante in cui viveva con la moglie e uno dei due figli, di 17 anni. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, poco dopo le 16, a chiedere aiuto ai soccorsi. Un intervento purtroppo vano, dato che la donna, riversa sul pavimento della cucina in un lago di sangue, era ormai senza vita.

omicidio viale Dante

“Secondo quanto riferito dal mio assistito le discussioni erano in corso da tempo, per reciproche incomprensioni e la lite di ieri sarebbe scaturita dalla gelosia, a suo dire immotivata, che la moglie nutriva nei suoi confronti” racconta l’avvocato.

Un matrimonio in corso da 21 anni ma con numerose difficoltà e continui diverbi quello descritto dal 57enne, che ha anche fornito la sua versione sull’origine della lite. “Ha detto di aver sentito la moglie parlare al telefono con il fratello, accusandolo di infedeltà e usando dei termini offensivi nei suoi confronti – spiega l’avvocato Rovegno. “Poi il mio assistito avrebbe preso la cornetta per parlare a sua volta con il famigliare, ma lei avrebbe buttato a terra l’apparecchio e rotto a terra piatti e vasi che si trovavano nella cucina, rovesciando dell’acqua a terra”.

Sempre secondo quanto dichiarato dallo straniero in presenza dell’avvocato, la donna avrebbe strattonato il coniuge e tra i due sarebbe nata una colluttazione, fin quando sarebbero scivolati a terra. “A quel punto ha preso un coltello da cucina che si trovava sul tavolo e l’ha colpita, ma non ricorda quanto accaduto subito dopo, se non di aver visto il sangue e quindi di aver raggiunto la camera da letto per cambiarsi, salire in auto e raggiungere la caserma” aggiunge Rovegno. Sarebbe stato quindi il figlio, chiuso in un’altra stanza e ignaro dell’accaduto, a scoprire in un secondo tempo il corpo della madre e ad avvertire i soccorsi.

L'avvocato Angelo Osvaldo Rovegno

Il 57enne ora si trova al carcere delle Novate in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terra nei prossimi giorni di fronte al Gip Stefania De Rienzo, così come il cinferimento dell’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. L’abitazione della coppia, così come la vettura di Mehemeti sono state poste sotto sequestro e gli investigatori stanno raccogliendo elementi utili alle indagini, a cui lavorano squadra mobile della Questura e carabinieri delal compagnia di Piacenza.

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