Casagrande (Confagricoltura) “Ue capisca che l’agricoltura è traino dell’economia”
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Prima uscita pubblica per Marco Casagrande, direttore di Confagricoltura Piacenza dal mese di febbraio, intervenuto nella mattinata di oggi, giovedì 24 maggio 2018, alla tavola rotonda di “Panorama d’Italia” svoltasi nella prestigiosa cornice della Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza.
Casagrande si è confrontato con altri rappresentanti del mondo imprenditoriale intervenendo al dibattito: “Lo sviluppo economico delle attività produttive” – incalzati dalle domande del giornalista Nicola Porro, conduttore del noto programma televisivo Matrix in onda su Canale 5 – dopo i saluti introduttivi di Corrado Sforza Fogliani, Presidente Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, e Raffaele Leone, Direttore di Panorama.
Il piacentino Marco Casagrande, classe 1958, nato a Siracusa (suo padre, originario di Piacenza, era dipendente del Gruppo Eni e, in quel periodo, lavorava sulla costa Ionica della Sicilia), si è laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore per poi iniziare il suo percorso professionale in Galbani.
Successivamente ha lavorato nel Gruppo Marzotto, poi in Yomo per nove anni, in seguito, altri otto anni in Sammontana, quindi in Esselunga, dove ha sviluppato le produzioni interne e creato – di fatto – lo stabilimento di Parma e, infine, un’esperienza lavorativa in una azienda svizzera che necessitava di fare razionalizzazioni industriali (un progetto ideato e portato a termine con successo dallo stesso Casagrande nel 2017).
Marco Casagrande, sposato e con due figli, può ben vantare una lunga storia professionale ad alti livelli nel mondo della produzione, soprattutto nel settore dei trasformati del lattiero caseario. Da febbraio di quest’anno – come già detto – è al timone di Confagricoltura Piacenza, un’associazione di imprenditori agricoli che aggrega circa tremila aziende e in organico annovera una cinquantina di dipendenti.
“Dopo trentasei anni di esperienza nel settore alimentare industriale – ha detto Casagrande – faccio ritorno nella mia Piacenza. Ho trovato un mondo agricolo piacentino molto evoluto, ci sono tante aziende agricole che stanno investendo moltissime risorse e continuano ad innovare. L’agricoltura italiana, con quella israeliana, è quella più all’avanguardia al mondo. Vorrei far passare il messaggio – ha proseguito Casagrande – che l’agricoltore tiene al benessere della sua terra, che rappresenta il suo patrimonio, non ha nessun intenzione di inquinarla, nessuna intenzione di distruggerla e usa sempre più con cautela gli agro farmaci. Infine, un certo oscurantismo, sugli OGM e sulle innovazioni, rende un po’ meno competitiva l’agricoltura italiana rispetto a quella di altre nazioni. Sono convinto che, nel momento in cui potremo anche noi italiani avviare produzioni agricole alle stesse condizioni degli alti paesi, potremo produrre a costi sostenibili e preservando l’ambiente. Tutto questo sarà volano per l’economia e per tutto l’indotto, il risultato sarà dare un cospicuo contributo al PIL italiano”.
Non è mancata una frecciatina all’Europa da parte del direttore di Confagricoltura Piacenza. “A livello europeo si cavalca il senso comune che l’agricoltura debba essere: agricoltura biologica, senza l’utilizzo di agro farmaci. Questa è un’agricoltura che s’involve – ha detto Casagrande – uno scenario nel quale le produzioni subiranno una flessione. L’Italia (ma non solo) sarà sempre più dipendenti dalle importazioni da parte di altri stati del mondo, nazioni dove per altro tutte le condizionalità che l’Europa ci impone (a fronte anche dell’erogazione dei contributi comunitari) non esistono o comunque non vengono rispettate. È tempo che si faccia comprendere all’Europa che il settore primario è una grande opportunità produttiva che può dare maggiori soddisfazioni economiche di quelle attuali”.
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