La “bandiera” Samuele Barba prima conferma in campo per la Vigor Carpaneto

La seconda pietra miliare è posta. Dopo la conferma in panchina di Stefano Rossini, tecnico artefice della prima, storica salvezza in serie D della formazione biancazzurra, la Vigor Carpaneto 1922 costruisce la prima colonna in campo, annunciando la conferma di Samuele Barba.

Il terzino sinistro piacentino, classe 1993, è sempre più la bandiera della Vigor, dove si appresta a vivere la sua quinta stagione. Arrivato nell’estate 2014, Barba ha festeggiato subito la conquista dell’Eccellenza, categoria prima giocata nella stagione successiva (quarto posto) e poi vinta (2016-2017), approdando in serie D, categoria infine difesa nelle scorse settimane con la salvezza diretta.

“Come avevo espresso alla fine del campionato – afferma il presidente della Vigor Giuseppe Rossetti – c’era la volontà di ripartire da qualche elemento della rosa, tra cui Samuele, ragazzo che si distingue per doti tecniche e umane. Ha solo dovuto valutare come conciliare gli impegni lavorativi con quelli agonistici in serie D, ma ha accettato di fare sacrifici per giocare ancora la categoria e questo gli fa ancora più onore. Sono contentissimo che sia rimasto a Carpaneto ed è il primo tassello della nuova rosa”.

“Essere – sono le parole del terzino – il giocatore con più lunga militanza è un ulteriore motivo d’orgoglio. Per come la vedo io, è bello rimanere tanto tempo in una società, che nel nostro caso è anche cresciuta anno dopo anno. Inoltre, restare alla Vigor mi dà la possibilità di giocare la serie D in un panorama dove attorno ci sono poche formazioni nella zona. Come per mister Rossini, anche per me è bello continuare il lavoro fatto nei mesi scorsi: siamo riusciti a prendere le misure a un campionato tosto e sarebbe stato un peccato non rimanere. La serie D ti permette di confrontarti con giocatori diversi, anche che non conosci, molti forti: è un grande stimolo”.

Il Carpaneto e “l’eredità” della prima stagione in categoria. “La serie D è un campionato difficile, ogni squadra ha lottato fino alla fine per i propri obiettivi e chiunque può metterti in difficoltà: è un torneo bello e difficile allo stesso tempo. Se riuscissimo a essere più quadrati fin dall’inizio, forti dell’esperienza maturata, potremmo fare ancora meglio, anche se ogni anno si riparte da capo”.

Oltre alla più lunga militanza, Barba ha anche un’altra caratteristica peculiare: è uno dei pochi giocatori in categoria che concilia lavoro e calcio, il tutto con patron Rossetti, essendo impegnato alla Rossetti Market quando non indossa maglietta e pantaloncini per allenarsi con la Vigor. “E’ abbastanza dura fare tutto, ma lavorare qui mi dà la possibilità, con la volontà reciproca, di conciliare gli impegni. Da qualche anno lavoro e gioco e con il tempo ti abitui ai ritmi e alla stanchezza. La priorità è il lavoro, ma con gli incastri di orari riuscirò ad allenarmi regolarmente”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.