Speranze ridotte per il volley, Molinaroli: “Entro 10 giorni in liquidazione” foto

Vanno in scena più i rimpianti che le speranze all’incontro sul futuro del volley maschile piacentino convocato dai Lupi Biancorossi al Teatro President.

Una cinquantina di persone, tra cui esponenti politici, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, l’assessore Paolo Garetti, il consigliere comunale Gianpaolo Ultori, l’amministratore delegato della Legavolley Massimo Righi, e anche Aimone Alletti e Alessandro Fei, giocatori della stagione appena conclusa. Ma in platea nessun imprenditore disposto ad investire in uno sport che pare destinato a spegnersi ad alti livelli nella nostra città.

Su tutto le parole pronunciate in conclusione dal patron storico del volley biancorosso, Guido Molinaroli: “Entro 10 giorni, indipendentemente dalle risposte che ci saranno, il sottoscritto, ad autotutela giuridico – legale, metterà la società in liquidazione, cercherà se possibile di vendere il titolo ad altri, metterà in vendita i beni di proprietà dell’azienda e cercherà di fare massa monetaria più alta possibile per pagare debiti verso tesserati e fornitori. Questo perchè sappiamo che ogni pezzo che venderemo servirà per pagare i debiti; se qualcuno viene in società vedremo la differenza tra debiti, crediti e beni, ma se non ci sarà nessuno questa sarà la giusta fine di tutte le società, non solo sportive. Altre soluzioni non ne ho”.

Lo stesso Molinaroli ha chiarito che oggi per fare campionato di media – bassa classifica servono non meno di 2 milioni (“e – ha detto – non si è sicuri della fine che si fa”), se invece si vuole allestire un organico per vincere si parla di anche 7-8 milioni: “Nel 2009 – ha ricordato – quando abbiamo visto il campionato il nostro budget era di 5 milioni e 300mila euro”.

Le parole del presidente onorario di Wixo Lpr Roberto Pighi sono sostanzialmente le stesse ascoltate qualche settimana fa: “Sono stato il primo a dire 12 mesi fa che senza azionisti non si sarebbe andati avanti. È una vergogna che stasera qui non ci sia nessun imprenditore di un’associazione di aziende che produce il 90 per cento del Pil provinciale. Ringrazio l’avvocato Sforza Fogliani perché è stato l’unico che mi ha ricevuto due volte e anche consolato. Ho fatto le telefonate agli sponsor che sono stati al mio fianco e che mi hanno ribadito il loro impegno, ma ad oggi non c’è la copertura finanziaria per iniziare la stagione e per ottenere il nulla osta”. E riguardo alla richiesta di chiarezza sui rapporti con Molinaroli, Pighi ha precisato: “Della nuova società non avrebbe fatto parte Guido Molinaroli perché non me lo ha chiesto”.

“Io sono sempre pronto a parlare del futuro, e – rivolto al sindaco Barbieri – l’amministrazione comunale può agire ancora sul tavolo dell’Università Cattolica, per coinvolgere i manager dell’agrolimentare che frequentano il nostro ateneo”. E ancora: “Io a fare un campionato come fanalino di coda non ci sto, per carattere. Il volley è una forma di welfare che funziona e perderlo sarebbero davvero un peccato”. Pighi ha chiamato in causa anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano, ma, come ricordato da Ultori, un impegno di questo tipo non è compatibile con lo statuto dell’ente.

Lupi Biancorossi incontro volley

Il sindaco Patrizia Barbieri ha ripercorso il ruolo del Comune: “Quando mi sono insediata la situazione non era rosea riguardo alla gara per la gestione del Palabanca andata deserta. Sono preoccupata anche io per la situazione, ma noi come amministrazione abbiamo fatto tutto il possibile. Il Comune può cercare di stimolare le forze imprenditoriali, ma il tavolo promosso si è arenato fin da subito per contrasti tra le persone coinvolte”.

“Abbiamo tentato allora di andare oltre cercando di intercettare da fuori Piacenza possibili sponsor, ma la risposta è stato solo interesse timido seguita da disaffezione totale. Ci era venuta con l’assessore Garetti l’idea di sollecitare imprenditori più piccoli con richieste economiche più limitate, ma anche in questo caso la risposta è stata deludente. Più che un’azione di marketing non possiamo fare, ci vuole qualcuno che metta mano al portafoglio e anche la mancata presenza di stasera di forze imprenditoriali è un segno di un situazione. Siamo qui a cercare una soluzione insieme e non a celebrare il de profundis della pallavolo a Piacenza”.

“Come amministrazione abbiamo fatto la nostra parte – ha aggiunto l’assessore Garetti -, poi è chiaro che non abbiamo raccolto quanto seminato, i no sono stati detti a tutti coloro che si sono interessati alla questione. Non è però corretto parlare di morte del volley a Piacenza in caso di mancata iscrizione: in provincia ci sono 38 società che, dai 6 ai 60 anni, continuano a fare pallavolo “.

I tempi restano comunque piuttosto ristretti, anche per gli adempimenti necessari all’iscrizione al prossimo campionato: “Nel caso in cui si volesse costituire una new company che acquisti il titolo dall’attuale società Biancorosso Volley – ha precisato Righi – il termine, deciso oggi nell’assemblea di Lega, è il 10 giugno; per operare il trasferimento di titolo bisogna avere soddisfatto tutti i crediti sportivi, cioè quelli che riguardano i tesserati, le altre società e le istituzioni. Per l’iscrizione al campionato la scadenza invece è quella del 3 luglio”.

Presenti all’incontro anche l’onorevole Tommaso Foti e i consiglieri regionali Katia Tarasconi e Matteo Rancan, che hanno offerto la propria disponibilità nel tentativo di smuovere la situazione. Foti, in particolare, ha proposto di lanciare “un ultimo significativo appello ai pochi imprenditori che potrebbero risolvere la partita”. “Convochiamo – ha detto – quelle 4 o 5 persone che potrebbero dare una mano per chiedere loro se vogliano scendere in campo esplicitando le condizioni: se ci diranno di no prenderemo atto che la pallavolo a questo livello non viene più considerata attrattiva come in passato”. Rancan, riprendendo la proposta di Foti, ha invitato a fare anche un tentativo “per coinvolgere i sindaci del piacentino, ed anche la stessa Provincia, con lo scopo di avere un potere di contrattazione maggiore”. “Piacenza è una città che si divide su tutto – l’appello di Tarasconi – ma non possiamo perdere questa squadra. Lottiamo, andiamo avanti, noi ci siamo”.

L’impegno alla fine è stato ancora quello di convocare, per una sorta di “dentro o fuori”, gli imprenditori che possano essere interessati con l’intento di ottenere risposte definitive, in un senso o nell’altro. L’ennesimo tentativo, questa volta – pare – davvero l’ultimo.

Commenti

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  1. Scritto da UnPiacentino

    Si, ma la Banca di Piacenza ha dato da tempo disponibilità concreta, altri la danno da sempre a parole. E la Vicepresidente De Micheli è scomparsa?