Lunni (Fi): “Lavori sul ponte a Castelvetro, rischio ricadute su economia e pendolari”

Preoccupazione che “le ricadute dei lavori sul ponte di Po di Castelvetro potrebbero avere sull’economia locale e peri disagi ai pendolari del Cremonese” la esprime, con un’interrogazione, il Consigliere Provinciale Matteo Lunni (FI).

Raccogliendo le istanze di alcuni Amministratori locali, in particolare la Consigliera di Castelvetro Paola Baroni ed il Vicesindaco di Monticelli Giuspeppe Papa, l’azzurro ha chiesto all’Ente di via Garibaldi di “chiarire le modalità con cui saranno programma te le chiusure durante i lavori che prenderanno il via dopo l’ottobre 2028 e dureranno fino al giugno 2020”.

“Lungo la SP 10 R “Padana Inferiore”, tra Castelvetro e Cremona, – si legge nell’atto ispettivo – si trova un ponte in ferro che attraversa il fiume Po. Costruito nel 1890, fu bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, e sei campate su dodici (sul lato cremonese) furono completamente distrutte e poi ricostruite nell’anno 1946, in seguito ha subito altri danneggiamenti che, assieme all’ammaloramento fisiologico del manufatto, e all’elevata mole di traffico giornaliero, che ammonta in media a oltre 22mila veicoli, hanno reso necessario un procedimento di divieto di transito ai veicoli pesanti a partire dal 2012”.

“Il ponte ha un grandissimo valore viabilistico poiché collega due Regioni e costituisce il mezzo di collegamento che permette a studenti e lavoratori piacentini di raggiungere il cremonese, ma anche alle imprese turistiche, commerciali e di ristorazione della bassa piacentina di beneficiare dell’utenza lombarda, ma anche un’importanza storico-architettonica”.

“Per queste ragioni sono stati previsti lavori di restauro e consolidamento: inseriti nel Pianto Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020 della Provincia di Piacenza, sono stati finanziati con fondi statali lo scorso gennaio per un valore di 7.571.000 euro e quindi resi eseguibili già nel 2018.”

“Il cantiere – si legge ancora – comporterà la chiusura, probabilmente parziale, del ponte per diversi mesi con un’evidenteformazione di lunghe code e disagi per i pendolari e cittadini di Castelvetro e della bassa piacentina, che dovranno utilizzare l’autostrada con conseguente pagamento del pedaggio o il ponte di San Nazzaro di Monticelli d’Ongina, con conseguente dispendio economico e di tempo, ma soprattutto con un’ingente perdita per le imprese turistiche, commerciali e di ristorazione del Comune di Castelvetro, fortemente penalizzate dalla riduzione dell’utenza lombarda che inevitabilmente sarà disincentivata a recarsi sulla sponda piacentina.”

Le modalità della chiusura – afferma Lunni – non sono ancora note: se si tratterà, cosa improbabile, di chiusura totale, oppure di chiusura a senso alternato sulle 24 ore o ancora, come avvenne alcuni anni fa, chiusura totale solo in fascia notturna e alternata durante il giorno”.

“E’ importante – spiega l’azzurro, assieme a Baroni e Papa – che si faccia sapere quanto prima che disagi aspettano cittadini e imprese affinchè non siano colti impreparati, per questo la Provincia deve dire che modalità intende scegliere”. Inoltre l’azzurro chiese se l’Amministrazione Provinciale intenda discutere con Autostrade per l’Italia la possibilità, almeno per i residenti dei Comuni di Cremona e Castelvetro Piacentino, di utilizzare gratuitamente il ponte dell’autostrada A21 durante il periodo di svolgimento dei lavori.

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