“Nuovo ospedale alla Pertite, occasione unica per sbloccare il recupero del parco”

“Agganciare all’opportunità di un nuovo ospedale a Piacenza il sogno di realizzare finalmente in contemporanea il parco della Pertite“. E’ quanto auspica il neonato comitato Per il nuovo ospedale”, sottolineando che la realizzazione di un nuovo nosocomio “non prevede consumo di bosco” e che “gli attuali 160.000 mq a bosco non verrebbero toccati”, anzi “bonificati e resi fruibili per i cittadini”.

“Nessuno – scrivono in riferimento all’area della Pertite – dimentica che il referendum relativo al destino di tale parco risale al 2011 e oggi siamo già nel 2018. I bambini del 2011 sono ormai grandi e noi vorremmo che, se non proprio i bambini di oggi, almeno quelli di un futuro prossimo possano godere di questo grande parco insieme a nonni e genitori. La realizzazione dell’Ospedale Nuovo in questa sede è una occasione unica per riuscire a sbloccare in contemporanea i lavori di bonifica e recupero del parco stesso a cui noi aneliamo non meno di chi votò allora per esso”.

“Non è un caso che per il comitato per l’Ospedale Nuovo oggi simpatizzano diversi cittadini che allora espressero quel voto a favore del parco alla Pertite, e questa non è una contraddizione: infatti per tanti concittadini la realizzazione del polo sanitario in quella locazione consentirà di passare dai sogni alla realtà di un parco realizzato e non solo sognato”.

“Tanto più – proseguono – che la realizzazione dell’ospedale nuovo non prevede consumo di bosco, infatti l’area attualmente occupata da strade, piste, aree cortilizie ed edifici è di 114000 mq (di queste gli edifici coprono un’area di 45000 mq) ed è su questa area che andrebbero ad insistere costruzioni, viabilità e parcheggi del nuovo ospedale. Gli attuali 160.000 mq a bosco non verrebbero toccati, anzi verrebbero molto più che mantenuti: cioè bonificati e resi fruibili per i cittadini con la cura del verde necessaria affinchè un bosco di pianura possa essere curato e cresciuto. Non come ora che essendo abbandonato a se stesso rischia la morte (edera, rovi, sottobosco non curato, etcc..)”.

“Il segno che questo Comitato ha – concludono – è quello di voler dare un contributo fattivo e costruttivo per tutti senza distinzione di parte e nella composizione dei suoi promotori e del tavolo tecnico scientifico emerge chiaro questo spirito”.

Di seguono vengono riportati i nomi e ruoli dei componenti del comitato con correzioni e rispetto a quanto precedentemente pubblicato: Pino Gaidolfi,vicepresidente Piacenza Baseball, Giuseppe Soda, docente alla Bocconi di Milano, Marco Elefanti, Direttore generale Policlinico Gemelli Roma, Stefano Consonni, docente Politecnico Milano, Loredano Castagnola, ex presidente Lyons Rugby, Roberto Rebessi, amministratore “Asp Collegio Morigi”, Paolo Veneziani, avvocato e docente Università di Parma, Enzo Panizzi, industriale, Roberto Migli, Emanuela Bisi, avvocato, Anna Bellotto, ex insegnante, Danilo Minoia.

Inoltre “proprio perché si vuole costruire insieme” è stato individuato un tavolo tecnico-scientifico così composto in ordine alfabetico: dott.ssa Aschieri Daniela, dott. Biasucci Giacomo, ing. Stefano Capra, arch. Colla Roberto, geom. Davico Daniele, Ing. Molaschi Enrico, dott.ssa Negrati Mara, dott. Pugliese Franco, dott.ssa Simonetta Radici, Arch. Raimondi Alfredo, arch. Rapaccioli Paolo, dott.ssa Ratti Giovanna, dott.ssa Riva Alessandra, dott. Romeo Francesco, dott.ssa Rossi Angela, dott. Rossi Agostino, dott.ssa Savi Eleonora, Scalambra Loredana, dott. Vallisa Daniele, ing Zaninoni Marco.

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